Sono ben cinque milioni di euro il totale sequestrato dalla Dia di Catania all’imprenditore Giovanni Donzelli, attivo nel settore del recupero e della trasformazione di materie plastiche nella provincia di Ragusa, ritenuto vicino all’organizzazione mafiosa denominata “Stidda”, attiva nel Vittoriese.
Il provvedimento è stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale etneo su proposta congiunta del procuratore e del direttore della Dia. Secondo l’accusa, l’imprenditore avrebbe implementato affari e patrimonio reimpiegando i proventi delle estorsioni del gruppo criminale che, colpito e disarticolato da operazioni e sentenze di condanna, aveva affidato il proprio “capitale” a insospettabili per reinvestirlo in attività economiche apparentemente lecite.
L’imprenditore era già condannato con sentenza definitiva nel 1994 dalla Corte d’assise di Siracusa a quattro anni di reclusione per concorso in associazione mafiosa, riemerse in successive inchieste antimafia della Procura etnea. La prima nel 2015 e la seconda nel 2019 contro presunti esponenti di un clan mafioso che operava nel Ragusano.
Nel totale dei cinque milioni di euro di patrimonio confiscato vi sono anche immobili divisi tra aziende operanti nel settore della raccolta e riciclaggio della plastica e autovetture. La nota congiunta della Procura distrettuale e della Dia di Catania evidenzia: «Il risultato operativo si inserisce nell’ambito delle attività istituzionali finalizzate all’ aggressione delle illecite ricchezze acquisite e riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali, agendo così a tutela e salvaguardia della parte sana del tessuto economico nazionale».