I dati sono stabili ma la preoccupazione permane. Nell’ottica di raggiungere la miglior efficienza possibile, soprattutto con un occhio di riguardo per le risorse umane, dal primo marzo saranno rimodulati gli orari negli hub del catanese ma non solo: previsti anche la razionalizzazione del personale e una campagna di comunicazione maggiormente mirata a sensibilizzare i medici pediatri.
L’iniziativa scaturisce dall’idea del Commissario per l’emergenza Covid di Catania, Pino Liberti, conseguente all’apertura del nuovo punto vaccinale di via Pasubio 19 che, in sostituzione di quello allestito al Municipio di Catania, sarà dotato di aree per l’accettazione, l’attesa, le anamnesi e le vaccinazioni e sarà aperto tutti i giorni dalle ore 9 alle 18.
Resteranno operativi gli hub territoriali (Catania, Acireale, Misterbianco, Caltagirone, Sant’Agata Li Battiati e Bronte), ma con una sensibile riduzione degli orari. Da marzo gli orari saranno i seguenti: da lunedì a venerdì dalle ore14 alle 20, nel fine settimana dalle ore 8 alle 14.
In concomitanza con la modifica degli orari, è stata avviata una complessiva razionalizzazione del personale che, si legge in una nota, tiene «conto della riduzione del numero di somministrazioni e del graduale e costante calo dei contagi che, pur restando significativi, non fanno più registrare casi gravi di malattia, a testimonianza che il vaccino offre una buona copertura» e che «i nuovi provvedimenti governativi che hanno introdotto nuove regole per screening, tracciamento e quarantena, riducendo il carico di lavoro».
Il Commissario Liberti ha dichiarato: «Confidiamo molto nella collaborazione dei medici pediatri e dei medici di famiglia è importante proseguire la campagna vaccinale e proteggere i bambini. Nel contempo si punta a vaccinare anche chi, per varie ragioni, non lo ha ancora fatto. Il vaccino funziona e lo testimonia il calo dei ricoveri, ma anche la riduzione dei decessi. È evidenziato dai dati. Il nuovo punto vaccinale di via Pasubio, ospitato nell’edificio dove c’è il “quartier generale” dell’emergenza, potrà essere “potenziato” in funzione dell’afflusso che si avrà. Il peggio a mio avviso, è passato, ma bisogna comunque essere preparati ad ulteriori e imprevedibili mutazioni del virus».