A seguito della revoca del contributo regionale di 277.000 euro per la manutenzione straordinaria della pista ciclabile del centro storico, inaugurata nel 2012, l’Amministrazione Comunale fa scarica barile precisando che si trattava di un cofinanziamento alla realizzazione del progetto, poiché per essere portato a compimento era necessario un intervento suppletivo del Comune di Catania di circa 170.000 euro.
A quanto pare per l’Amministrazione la mobilità non sarebbe tra le priorità e la cifra è troppo alta per una collaborazione privata (che non trarrebbe vantaggi come nella cartellonistica delle rotonde riqualificate). La risposta è sempre la stessa: la condizione di dissesto finanziario del Comune che apparentemente esiste per determinate tematiche come questa e scompare per altre.
Il Comune illustra come il dissesto abbia condotto all’impossibilità di poter utilizzare risorse prelevabili dalle casse comunali per cofinanziare l’opera. Giocando tra le linee di confine burocratiche, l’Amministrazione ha inserito il progetto della mobilità dolce per la sostenibilità urbana con 40 km di piste ciclabili finanziate utilizzando 8 milioni di euro di fondi Ue. All’interno è stata inserita anche la riqualificazione (cioè la manutenzione straordinaria di poc’anzi) della pista ciclabile che dai pressi di piazza Stesicoro e via De Curtis arriva fino a via Marchese di Casalotto, attraversando piazza Falcone.
Il concorso di progettazione per il grande piano di piste ciclabile è stato già aggiudicato e nei primi giorni di dicembre verrà stipulato il contratto per la stesura dei progetti esecutivi, a cui seguirà la gara d’appalto per l’esecuzione delle opere e si auspica la manutenzione straordinaria che sembrerebbe essere stata volutamente ignorata, lasciando la pista ciclabile tra degrado e incuria.