Dopo il primo stop (che potrebbe divenire definitivo) del Ddl Zan riguardante diverse tematiche, soprattutto riferite alla comunità Lgbt, diverse città stanno protestando con pacifici cortei. Tra questi anche la comunità Lgbt catanese, i suoi sostenitori e l’immancabile associazione Arcigay. A dar risalto al corteo catanese anche la Senatrice della Repubblica Italiana Monica Cirinnà.
Una parte della popolazione italiana è infuriata dalla decisione di bloccare il Ddl Zan e non si tratta solo della comunità Lgbt: sono tanti i sostenitori “esterni” a protestarein città assieme ai soggetti coinvolti. Tra le città in cui vi è stato un corteo di protesta si è aggiunta, in questi giorni, Catania.
La pacifica protesta nel catanese è stata formata da un modesto corteo, che ha marciato sino a piazza Duomo. Ad unirsi alla condivisione delle foto della protesta catanese, esaltandola, vi è anche la Senatrice della Repubblica Italiana per il Partito Democratico Monica Cirinnà (Commissione Giustizia – Diritti).
La lodevole protesta, tesa a sensibilizzare la comunità, vuol sistemare un “torto” creando però altri. Mentre si marcia parlando di diritti, sicurezza e garantismo non si bada ai distanziamenti sociali né all’indossare le mascherine, soprattutto durante gli assembramenti in piazza. Nel difendere il Ddl Zan a Catania si è messa a rischio la salute pubblica. Tra accusatori e difensori (sia del Ddl sia del Covid) sarebbe stato più opportuno rispettare le attuali norme anti contagio, anche solamente per prendere le distanze e non essere associati ai contestatori (spesso violenti) No Vax.