L’insano gesto di uno dei familiari presenti in chiesa lo scorso 5 settembre ad Acireale ha macchiato col sangue il candido evento della prima Comunione, portando una pistola alla cerimonia e sparando a sangue freddo contro un carabiniere, fuori servizio, il quale ha tentato di sedare una rissa tra le famiglie intente a discutere animosamente anziché celebrare il rito religioso dei rispettivi figli.
Il carabiniere ferito è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Cannizzaro, in cui tuttora affronta una lunga ma positiva riabilitazione. È la stessa azienda ospedaliera ad aggiornare sulle condizioni di salute del militare attraverso una nota. L’agente è stato trasferito ieri nell’Unità Spinale Unipolare, in degenza dell’area semi-intensiva.
Il militare ha già affrontato un intervento neurochirurgico dopo l’ingresso in Trauma Center, eseguito per il trattamento della lesione vertebro-midollare. In seguito il carabiniere è stato trasferito in Neurochirurgia, diretta dal dott. Salvatore Cicero, e successivamente in Rianimazione, a seguito di complicanze respiratorie, adesso superate anche grazie al supporto dell’équipe di anestesisti coordinati dal dott. Walter Tagnese, direttore facente funzioni.
Il carabiniere è stato costantemente monitorato dagli specialisti e da diversi giorni ha iniziato il trattamento di fisioterapia respiratoria e motoria. Nella giornata di ieri, alla presenza della moglie, è stato preso in carico dall’Unità Spinale, diretta dalla dott.ssa Maria Pia Onesta, dove proseguirà e, su indicazioni dei medici, intensificherà il percorso riabilitativo. Il livello di recupero delle funzionalità in atto compromesse dalla lesione midollare potrà essere determinato soltanto più avanti.