Gli agenti dell’Ufficio Immigrazione della Questura hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato, ex art. 497 bis C.P (possesso e fabbricazione di documenti d’identificazione falsi), di un cittadino della Costa D’Avorio di 22 anni. Il giovane si è presentato all’Ufficio per il rinnovo di permesso di soggiorno ma il passaporto era falso: era la prima volta che esibiva il documento.
L’extracomunitario aveva richiesto il rinnovo del permesso di soggiorno mediante apposito kit postale, al fine d’integrare la documentazione mancante nel suddetto kit e dunque completare la procedura, che prevede l’esibizione in originale del passaporto rilasciato dallo Stato di provenienza.
Se al rinnovo è necessario il documento, ai fini dell’accoglimento della predetta istanza, non è stato necessario in principio per richiedere il permesso di soggiorno, infatti, l’extracomunitario aveva svolto l’iter burocratico per motivi umanitari, che non prevedeva l’esibizione del passaporto. Il giovane ha deciso di convertire il permesso “umanitario” con un permesso di soggiorno per lavoro subordinato.
All’esibizione del passaporto (falso) gli agenti hanno immediatamente avuto dubbi sull’autenticità del documento, sottoponendolo al controllo tramite “luce della lampada di Wood” e successivamente a controlli più approfonditi, esperiti presso il locale Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica.
È emerso che l’extracomunitario aveva presentato un passaporto falso in quanto le pagine 2 e 3, recanti i dati personali e l’effigie del soggetto, sono risultate false nella forma della materiale alterazione con sovrapposizione integrale delle pagine originali. Aumentano i casi di contraffazione: sono dieci in ordine di tempo. L’arrestato è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.