Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci è sotto accusa da parte dell’Aidaa, Associazione italiana difesa animali ed ambiente, in seguito alla riapertura della stagione di caccia anche dopo la sentenza del Tar di Catania, che sospendeva la pratica per tutto il mese di settembre.
L’Aidaa non solo accusa il governatore Musumeci ma promette un’imminente denuncia nei suoi confronti per il reato di delitto ambientale con l’aggravante del danno causato alle specie animali. La stagione di caccia è “partita” con diverse proteste e difficoltà, dopo una timida apertura.
Non si è fatto in tempo d’annunciare l’apertura della stagione di caccia che il Tar di Catania ha sentenziato, considerando anche il parere dell’Ispra, la sospensione della caccia per tutto il mese di settembre ma sembrerebbe che il presidente Musumeci avrebbe nuovamente cambiato il calendario venatorio e riaperto la stagione e dunque, per Aidaa, provocherà un disastro ambientale.
Di seguito il comunicato dell’Associazione italiana difesa animali ed ambiente: «Con quello che senza mezzi termini potremmo definire un colpo di mano il presidente della regione Sicilia Musumeci in barba alla sentenza del Tar di Catania e del parere dell’Ispra che sospendeva la caccia per tutto il mese di settembre ha cambiato il calendario venatorio e riaperto la caccia nell’isola. Visti i recenti disastri causati dagli incendi, visto il parere dell’Ispra e la sentenza del Tar di Catania con questa decisione crediamo che il presidente della regione Sicilia Nello Musumeci sia responsabile dei disastri ambientali che ne conseguiranno sulla fauna selvatica e per questo domattina lo denunceremo per il reato di delitto ambientale con l’aggravante del danno causato alle specie animali».