I lavori di miglioramento e ristrutturazione dello stadio “Angelo Massimino” sono stati annunciati dall’Amministrazione comunale a maggio. La cifra stanziata per la riqualifica della struttura sportiva si aggirano intorno ai sei milioni di euro. Senza interpellare direttamente le istituzioni interessate, il Comitato Romolo Murri ha deciso di scagliarsi mediaticamente, senza mezzi termini e con pesanti accuse, contro il Sindaco di Catania Salvo Pogliese e la sua Amministrazione.
Il presidente Vincenzo Parisi, a nome dell’intero Comitato e a quanto pare dei cittadini-tifosi, apre in tono fortemente accusatorio verso l’Amministrazione il suo comunicato: «A che punto sono i lavori di miglioramento e ristrutturazione dello stadio “Angelo Massimino” tanto sbandierati dall’amministrazione comunale lo scorso maggio? Proclami su proclami e nel frattempo il clamore di quei giorni si è andato lentamente a spegnere».
Parisi continua accusando l’intera Amministrazione d’essere fedele solo alla passerella politica anziché ai tifosi: «Oggi restano solo tanti punti interrogativi per uno storico Stadio (con la esse maiuscola) vittima di un’amministrazione più legata alla pompa magna che alla reale programmazione. Si parlava di interventi di ristrutturazione e migliorie generali allo stadio con uno stanziamento di circa 6 milioni di euro e, nel frattempo, a soffrire sono i tifosi e non solo».
Infine, Parisi a nome del Comitato sembrerebbe passare d’accuse e recriminazioni a una velata richiesta di dimissioni dell’intero Comune, Sindaco Pogliese in prima fila: «In condizioni normali i diretti responsabili si sarebbero dovuti dimettere visto che lo stadio “Angelo Massimino” necessita di urgenti lavori di ristrutturazione. L’unica cosa certa, ad oggi, è che stanno penalizzando ulteriormente questa città amministrata da un Sindaco e da assessori che si proclamano tifosi. Sta iniziando il campionato e il terreno di gioco sembra un campo di patate con grossi rischi per chi gioca e un’immagine pietosa per l’intera città».
Come sempre, sembrerebbe mancare il dialogo civile, pacato e dedito a costruire anziché distruggere. Soprattutto manca il dialogo: perché non interpellare i diretti interessati anziché accusare attraverso terzi quando vi è una problematica? La critica a un problema senza la proposta di una soluzione lascia solamente l’ennesima “immagine pietosa per l’intera città”.