I primi sei mesi del consiglio comunale per quest’anno sono terminati, a ufficializzarlo la pausa estiva che fa da spartiacque tra i due semestri. Alcuni esponenti del Senato cittadino pubblicano il resoconto dei lavori da gennaio ad oggi: 34 sedute di consiglio comunale svolte, 54 proposte di delibere approvate, 19 mozioni e 3 ordini del giorno positivamente esitati, 13 interrogazioni trattate in aula.
Scandagliando il documento si notano solamente 4 consiglieri ligi al proprio dovere nei confronti dei cittadini mentre sono la maggior parte gli assenteisti, tra cui alcuni con decine d’assenze. Pur considerando gli impegni istituzionali che portano i consiglieri lontano da Catania, soprattutto chi ricopre più cariche contemporaneamente, non può che rimanere del rammarico.
Il presidente del consiglio comunale Giuseppe Castiglione è soddisfatto: «Non esito a definire straordinari questi risultati perché rispecchiano fedelmente un’attività proficua con tante delibere proposte dall’Amministrazione ma anche di iniziativa consiliare, che sono state esaminate e dopo opportune valutazioni approvate con senso di responsabilità dal consiglio, nell’interesse della città».
Tra le 54 delibere approvate dal consiglio vi sono: una trentina di debiti fuori bilancio che attendevano da diversi anni di essere adottate, l’affidamento all’esterno di alcuni servizi per la gestione dei musei, il nuovo statuto di Amts, frutto della fusione tra Amt e Sostare e altri provvedimenti utili a consolidare l’azione di risanamento finanziario.
Cosa ci raccontano i numeri del resoconto consigliare? Scandagliando le presenze, solo quattro consiglieri hanno rispettato appieno l’incarico con 34 presenze in altrettante riunioni: Sebastiano Anastasi, Alessandro Campisi, Santo Russo e Angelo Scuderi. Febbraio, marzo e aprile sono stati i mesi di maggior attività del Senato cittadino. La vicinanza della pausa estiva d’agosto non ha impedito di far mancare all’unica riunione effettuata il consigliere Daniele Bottino.
Su 34 riunioni, i maggiori assenteisti sono stati: Mario Tomasello (17 presenze), Francesca Ricotta (20 presenze), l’ex primo cittadino Enzo Bianco (21 presenze), Orazio Grasso e Francesco Saglimbene (23 presenze entrambi). I restanti consiglieri non nominati hanno effettuato assenze che vanno da una a nove in totale. Tirando le somme c’è chi sembrerebbe aver preso alla leggera le riunioni saltandone la metà (o quasi) e chi ha voluto mostrare impegno e costanza.
Il consiglio comunale di Catania va in pausa estiva e nei primi sei mesi il lavoro eseguito è accettabile se non fosse per le costanti assenze dei consiglieri, esclusi quattro di loro, che portano a quest’ultimo dato: sul totale di 1.224 presenze teoriche, il Senato cittadino ne ha contate solamente 1.036. Probabilmente gli incentivi (gettone ed indennità di presenza) non sono abbastanza da sprono per i consiglieri catanesi.