È la statistica emersa nelle “mappe della povertà educativa in Sicilia” presentate nella sede della Fondazione Sicilia. I dati si riferiscono al 2019, pre emergenza epidemiologica dovuta dal Covid-19, e si fondano su quattro parametri divisi tra famiglia e Scuola.
Nello specifico è più di un giovane siciliano su cinque a lasciare la scuola, senza aver mai conseguito una qualifica professionale o aver ottenuto un diploma. Sono circa il 22,4 percento dei ragazzi in età scolare ad abbandonare gli studi, dieci punti in più rispetto alla media nazionale.
Le statistiche fanno riferimento a quattro parametri: l’offerta di asili nido, le famiglie raggiunte da banda larga ultraveloce, gli edifici scolastici vetusti e quelli raggiungibili con i mezzi pubblici. Il presidente della Fondazione Sicilia Raffaele Bonsignore ha commentato: «La povertà educativa è certamente il principale ostacolo alla crescita dei giovani. Come unica fondazione in Sicilia referente del Fondo di contrasto alla povertà educativa minorile siamo partecipi di una realtà in cui la carenza di risorse economiche penalizza la formazione».
Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile finora ha permesso la realizzazione di circa 384 progetti in Italia e soprattutto al sud, coinvolgendo quasi 500.000 ragazzi. Si auspica che l’unione di forze pubblico-privato possa incentivare la presenza degli studenti nelle scuole anziché disperdersi nei modi più disparati.