Pur essendo già fruita dal pubblico, l’apertura ufficiale della spiaggia libera n.2, ribattezzata “Vulcano”, era prevista per oggi. I servizi aggiuntivi sono vari, alcuni davvero apprezzati dai bagnanti del litorale sabbioso della Plaia. È stato raggiunto un appalto quinquennale ma permane l’indecente problematica dello sversamento canali reflui della zona industriale, con un enorme dubbio su qualità dell’acqua e conseguente salute dei fruitori.
La prima ad essere stata aperta è la n.3 “Stromboli” ma da oggi giunge l’apertura ufficiale anche della spiaggia libera “Vulcano”. I servizi offerti dalla ex spiaggia libera n.2 del viale Kennedy non si fermano ai basilari docce, salvataggio e bar. Ai servizi si aggiungono il WI-FI gratuito, zone per lo sport, isole ecologiche e per gli animali, l’indicazione del distanziamento per la sistemazione degli ombrelloni e reception con la segnalazione degli ingressi. In via sperimentale vi sarà anche l’esibizione di salvataggio in mare d’alcune unità cinofile, a cura della Sics (scuola italiana cani salvataggio).
L’apertura delle spiagge libere, anche tempestiva, sarebbe da elogiare se non fosse per la gravissima e degradante situazione in cui versano i canali reflui della zona industriale di Catania, con un serio e concreto rischio per l’ambiente e la salute dei bagnanti che usufruiscono del litorale sabbioso della Plaia.
Al momento il Sindaco di Catania Salvo Pogliese si è limitato a proporre al Prefetto l’istituzione di un tavolo tecnico, da convocare con gli Enti a vario titolo interessati, al fine d’individuare la natura delle criticità riscontrate, adottando gli opportuni provvedimenti. Peccato che al contempo il primo cittadino conceda la balneazione nelle zone a rischio, riqualificandole, apparentemente pensando più all’economia cittadina che alla salute dei cittadini.
Su incertezze e opacità di competenze e responsabilità in merito, il Sindaco Pogliese ha commentato: «Questa situazione sta determinando l’insorgere di contenziosi con i gestori dei Lidi balneari, attualmente all’esame dell’Autorità Giudiziaria e legittimo allarme da parte dei cittadini, anche per via della diffusione di notizie, non sempre chiare, ai fini della salvaguardia del pubblico interesse».
Unico vero gesto del primo cittadino, come ogni anno all’avvio della stagione balneare, è stato vietare la balneazione negli spazi acquei limitrofi ai porti in via dei Villini a Mare, in piazza Europa, alla Stazione Centrale, nello sbocco a mare del torrente Acquicella e nei pressi del canale di gronda. In passato in alcuni dei posti citati vi erano anche strutture di balneazione comunali.