I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco hanno arrestato un 45enne del posto, perché ritenuto responsabile di lesioni personali e sequestro di persona.
Intorno alle 03:00 del mattino sul centralino del 112 era giunta la telefonata di una 31enne di nazionalità rumena che, con voce tremolante, avvertiva di essere stata picchiata dall’ex compagno e, benché ferita, di essere riuscita a scappare dalla sua abitazione.
La pattuglia si è immediatamente recata sul posto trovando la donna che mostrava i segni di violente percosse, stante le tumefazioni al naso ed i lividi visibili in tutto il corpo.
Ha così riferito d’aver subito l’aggressione del suo ex fidanzato, che aveva occasionalmente ospitato nella serata presso la propria abitazione per bere qualcosa ma che poi, stante l’accesa discussione che ne era nata per motivi di gelosia, ha preferito riaccompagnarlo a casa dove quest’ultimo l’ha invitata ad entrare.
La donna però, accettando l’invito, aveva fatto uno sbaglio imperdonabile perché l’ex compagno, che ossessivamente la strattonava gridandole di voler conoscere il nome del suo ipotetico nuovo fidanzato, le ha precluso la via di fuga attraverso la porta d’ingresso prendendola a pugni in faccia, quindi continuando nonostante fosse già in terra dolorante e sanguinante dal viso.
In seguito, con la scusa di farsi restituire gli occhiali caduti nell’aggressione e con la rassicurazione che non l’avrebbe denunciato per ciò che stava accadendo, la poveretta è riuscita a fuggire.
Provvidenziale, a questo punto, si è rivelato l’aiuto fornitole da un vicino di casa dell’uomo che svegliatosi per il trambusto è intervenuto in suo favore cercando di calmare l’esagitato il quale, invece, gli intimava di allontanarsi perché quelli erano affari che non lo riguardavano.
La donna pertanto, sfruttando un attimo di rilassamento del suo aguzzino impegnato con il vicino, è riuscita a balzare sulla propria autovettura scappando presso la propria abitazione da dove ha chiesto soccorso telefonicamente e poi, grazie anche all’assistenza di due amici che frattanto l’avevano raggiunta, è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi Centro dove i medici le hanno diagnosticato la “frattura delle ossa nasali e contusioni sparse”, con una prognosi di 30 giorni.
I militari hanno pertanto proceduto all’arresto dell’uomo, che è stato tradotto presso il carcere catanese di Piazza Lanza in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria.