Ugl, Scatta lo stato di agitazione dei lavoratori, Sit-in della Pubbliservizi il 22 febbraio: «300 dipendenti chiedono risposte»

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Erano giunte delle rassicurazioni e dei chiarimenti da entrambe le parti coinvolte ma qualcosa è andata male. La Ugl di Catania ha proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti della Pubbliservizi indicendo un sit-in di protesta davanti il centro direzionale della Città metropolitana il 22 febbraio. Il sindacato etneo è arrivato alla forte decisione, da quanto riportano i rappresentanti, dopo aver atteso invano una risposta dall’ente. Sono state diverse le richieste di convocazione da parte del sindacato ma sembrerebbe senza mai ottenere riscontro.

Carmelo Catalano, facente parte della segreteria confederale territoriale Ugl, spiega: «I lavoratori sono parecchio allarmati per il silenzio che continua ad avvolgere la partecipata, soprattutto per quanto riguarda la chiusura delle attività del concordato preventivo ed il rispetto del contratto di servizio, con relativo allineamento dei conti economici. Le oltre 300 unità lavorative chiedono risposte trasparenti dall’Amministrazione metropolitana e dal commissario della società, poiché temono di potersi presto ritrovare in una situazione di estrema difficoltà se il concordato stesso non andrà in porto e non verranno appianate le divergenze tra stazione appaltante ed affidataria dei servizi. Il tempo di attesa è finito ed è il momento di un risconto urgente».

Si auspica una rapida risoluzione della controversia, così d’evitare che un “piccolo” disguido possa divenire una grande problematica per l’intera città. Proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori, sia ricevendo una risposta o meno vi sarà il sit-in della Pubbliservizi il 22 febbraio.