Il pusher era stato trovato in possesso di 3 kg di marijuana nel 2020. Posto agli arresti domiciliari ha continuato la sua “attività” in casa dotandosi di un sistema di videosorveglianza. Quest’ultimo non è bastato a evitare preventivamente l’intervento dei Carabinieri. L’uomo è stato nuovamente arrestato.
I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Dante, in transito presso l’abitazione del pusher, hanno notato due assuntori abituali uscire da casa sua. I militari decidono d’effettuare una visita inaspettata e procedere a una perquisizione domiciliare.
Il ventisettenne Salvatore Concetto Vaccalluzzo era stato posto agli arresti domiciliari nel settembre del 2020 poiché trovato in possesso di 3 kg di marijuana. Al termine della perquisizione gli agenti hanno rinvenuto 150 grammi circa di marijuana già divida in 61 dosi, un bilancino elettronico di precisione e il classico materiale utilizzato dagli spacciatori per il confezionamento delle dosi da immettere in commercio. Sono stati trovati solo 30 euro, presumibilmente ottenuto dalla vendita della visita precedente.
Nel tentativo di proteggersi e migliorarsi, il detenuto-pusher aveva piazzato un elaborato sistema di videosorveglianza per proteggere la “nuova” attività. Quest’ultimo è stato sequestrato assieme al resto. I Carabinieri hanno arrestato nella flagranza Salvatore Concetto Vaccalluzzo poiché ritenuto responsabile di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. In attesa di direttissima, rimane agli arresti domiciliari.