Continuano i controlli da parte della Polizia per contrastare la perenna presenza dei posteggiatori abusivi in città. Questa settimana l’azione di contrasto delle Forze dell’Ordine ha portato alla sanzione di 23 parcheggiatori abusivi.
È tristemente nota la presenza dei posteggiatori abusivi nella maggior parte delle aree di parcheggio catanesi. Questo fenomeno spesso non è visto come un illecito da parte degli autori pur appropriandosi del suolo pubblico, senza consenso, chiedendo un corrispettivo in denaro, alle volte accompagnato da una velata minaccia, per consentire la sosta dell’auto.
Nell’intento di garantire legalità e senso di sicurezza nei cittadini, la Polizia di Stato pattuglia giornalmente le zone in cui il fenomeno si concentra con più intensità (centri di ritrovo della “movida” e luoghi vicini ad aree mercatali). Nel particolare i recenti controlli sono avvenuti in via Santa Maria la Grande, piazza Giovanni Verga, piazza Ettore Maiorana, piazza Turi Ferro e piazza Paolo Borsellino.
Un grande aiuto al contrasto dei posteggiatori abusivi giunge dall’applicazione “YouPol” in cui i cittadini possono effettuare segnalazioni d’illeciti alle Forze dell’Ordine. In quest’ultima settimana il pattugliamento di volanti e motovolanti della Polizia, coadiuvati dalle segnalazioni dei cittadini, ha condotto al sanzionamento di 23 parcheggiatori abusivi.
Tra questi vi sono anche degli irriducibili che secondo la Polizia riceveranno presto una “concreta risposta” a tutte le reiterate violazioni dei provvedimenti a loro carico.
Nella giornata di ieri tre posteggiatori abusivi (S.M. di anni 60, C.A.S. di anni 53 e F.S. di anni 49) sono stati sanzionati tra piazza Borsellino, piazza Manganelli e largo Paisiello. Uno degli illeciti è stato segnalato dai cittadini utilizzando l’applicazione. Due dei posteggiatori sono stati denunciati in stato di libertà per inosservanza del provvedimento D.A.C.Ur.
Quest’ultimo vieta al posteggiatore abusivo di poter accedere nuovamente nelle aree del centro urbano in cui è stato sorpreso a esercitare l’attività illecita, in caso d’inosservanza del divieto rischierebbe l’arresto da sei mesi a un anno.
Fonte foto:BlogSicilia