Proseguono a rilento i lavori per la creazione di un nuovo stabilimento dell’azienda di microelettronica “ST” di Catania, che prevede l’ampliamento della produzione sul territorio etneo.
I rappresentanti del sindacato Ugl metalmeccanici, Angelo Mazzeo e della Fismic Confsal etnea Saro Pappalardo rassicurano che il rallenatmento dei lavori non comporterà alcun rischio per gli operai impiegati nell’azienda catanese, la cui attività continua nonostante l’investimento previsto per il nuovo edificio.
Coscienti del fatto che “in un regime di concorrenza tra i siti STM presenti nel mondo c’è chi prova ad attirare a se nuovi investimenti, proponendosi anche attraverso azioni di incentivo messe a disposizione dagli enti istituzionali del luogo”, i sindacati sottolineano l’esigenza di un intervento mirato da parte delle autorità.
“In questo senso è ovvio che diventa alquanto indispensabile, nel caso di Catania dove la tipologia di produzione favorisce la nascita di questa nuova fabbrica (che in altri luoghi sarebbe antieconomica), che Governo nazionale e Regione siciliana promuovano presto le migliori forme di sostegno. Di recente, peraltro, a quanto pare da Roma sono arrivati segnali incoraggianti e ci auguriamo che in tempi rapidi vengano confermati” continuano i rappresentanti sindacali.
Fiduciosi nel futuro dell’azienda, i sindacati Ugl metalmeccanici e Fismic Confsal continuano a vigilare e a sostenere i lavoratori, soprattutto in un periodo di crisi mondiale come quello attuale e in un contesto lavorativo precario come quello rappresentato da Catania.