Si è spento all’età di 55 anni, presso l’Ospedale Garibaldi di Catania, l’avvocato Fabio Ferlito, che aveva contratto il Covid-19.
Solo qualche giorno fa, era partita per lui una gara solidale, lanciata sui social, per cercare dei donatori di plasma in modo da poterlo curare. Numerosi coloro che hanno risposto subito all’appello, tra cui molti colleghi di Ferlito, guariti dalla malattia.
La Camera penale ‘Serafino Famà’ di Catania ha espresso, attraverso una nota diffusa, affetto e vicinanza alla famiglia dell’avvocato che ricorda come “un amico, con il quale era piacevole intrattenersi cordialmente tra un’aula ed una cancelleria. Rispecchiava educazione vera, respirata anche nello studio al quale apparteneva, con orgoglio. Era un avvocato, non era un eroe. Eppure, come tutti gli avvocati, ogni volta che indossava la sua Toga era segno del quotidiano eroismo che ognuno di noi è chiamato a vivere nella sua giornata, nella nostra professione”.
E in merito alla malattia che l’ha portato via dai suoi affetti aggiunge: “alla necessità di cura, il cuore degli avvocati di Catania si è messo in moto ed ha prodotto una spontanea catena di generosità che è diventata notizia, al di la’ dei confini di Catania. Gli avvocati sono strani soggetti: competitivi, dialettici, rompiscatole ma ancora una volta, grazie a Fabio, hanno dimostrato di saper essere uniti, di saper guardare oltre, di lottare, insieme, per le cose serie. Con serietà”.
“Alla famiglia di Fabio, ad Attilio Indelicato e al suo studio arriveranno i sensi dell’affetto degli avvocati di Catania. Anche la Camera penale Serafino Famà di Catania è vicina a loro ed al loro dolore”, si legge a conclusione della nota.