Nuovi allestimenti per il Museo di Zoologia del Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Catania, che a breve mostrerà il suo look moderno ai visitatori.
Fondato ed inaugurato nel 1853 dal professore Andrea Aradas, la sua struttura, ubicata dal 1922 nella sezione di Biologia animale di via Androne 81, vanta il più antico museo scientifico presente in Sicilia.
I lavori di restauro, progettati e condotti dagli architetti Sebastiano Pulvirenti e Barbara Carfì, prevedono l’unione degli esemplari di mammiferi, di rettili e di uccelli che erano esposti dietro le vetrine tematizzate per biomi al pian terreno e le collezioni di invertebrati e Uccelli presenti al primo piano.
Il progetto ha lo scopo di sfruttare anche l’ampio spazio della cubatura dell’edificio in stile liberty, che permetterà l’esposizione interna del cranio di uno degli animali più grandi del mondo, il capodoglio Physeter macrocephalus, che sarà sospeso a 5 metri di altezza e farà compagnia ai numerosi rapaci di grandi dimensioni e ai grandi mammiferi europei ed extraeuropei.
All’interno del nuovo spazio museale saranno conservate inoltre la collezione di oltre 160 uccelli, donata nel 1911 dal Circolo dei Cacciatori della provincia di Catania e la collezione del barone Michele Auteri, costituita da un migliaio di uccelli prevalentemente esotici, donata nel 1923 da Angelina Paternò Castello di Biscari, che renderanno maggiore prestigio al museo catanese.