Sequestro beni per oltre 1,5 milioni di euro a estorsore legato al clan mafioso Santapaola

DIA CATANIA

Il personale della Divisione Anticrimine e della Squadra Mobile di Catania ha dato esecuzione alla misura di prevenzione patrimoniale del sequestro di beni ai fini della confisca a carico di un uomo di anni 60, in atto sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S.

L’azione degli agenti è scaturita ai sensi del Codice Antimafia, emesso dal Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione, su proposta del Questore, in stretto raccordo con la Procura Distrettuale della Repubblica.

L’indagine, condotta dalla locale Squadra Mobile, comincia da una tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un imprenditore locale. Durante le attività d’indagine sono stati individuati soggetti organici al clan Santapaola, nonché altri soggetti vicini al clan fra cui il criminale sessantenne e teoricamente sorvegliato speciale che risulta, tra l’altro, gravato da precedenti penali e di polizia per reati di grave allarme sociale, alcuni dei quali conclusisi con sentenze passate in giudicato, fra i quali: omicidio volontario aggravato, sequestro di persona e porto illegale di armi, tentata estorsione, associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, falso ideologico, materiale ed altro.

Le indagini patrimoniali condotte dalla Divisione Polizia Anticrimine e dalla locale Squadra Mobile, hanno consentito anzitutto di delineare la pericolosità sociale del sessantenne, in considerazione dei numerosi precedenti di polizia e delle condanne definitive. Inoltre sono state analizzate le posizioni economiche dello stesso e di “terzi interessati”, tutti suoi familiari. Il risultato ha permesso d’individuare i cespiti patrimoniali e le attività commerciali oggetto di intestazione fittizia, riconducibili al criminale, acquisiti nel periodo in cui si è manifestata la sua pericolosità sociale, attraverso il reimpiego di danaro proveniente dalle attività illecite.

È stata anche evidenziata una forte sperequazione tra i redditi del criminale e del proprio nucleo familiare e i beni a egli stesso riconducibili, fittiziamente intestati a terzi e comunque nella sua disponibilità, che pertanto sono stati ritenuti frutto e reimpiego dei proventi delle attività illecite commesse dall’interessato. Il Tribunale -Sezione Misure di Prevenzione- ha ritenuto che il pregiudicato abbia ricavato vantaggi economici dai traffici criminali a cui era dedito e che i beni acquisiti siano stati sottratti al circuito dell’economia legale. 

Il provvedimento di sequestro ai fini della confisca ha riguardato 3 imprese commerciali attive a Catania, nel settore della ristorazione e dell’intrattenimento, e a Giardini Naxos (ME), nel settore del noleggio veicoli; 4 immobili; 11 veicoli e numerosi rapporti finanziari intestati al proposto e a terzi interessati. Il valore dei beni indicati è approssimativamente stimato in oltre 1,5 milioni di euro.