Perché impegnarsi nella vita e lavorare quando si può vivere come un parassita sulle spalle dello Stato e dei propri concittadini? È il leitmotiv con cui una persona assimilabile a un avvoltoio ha approfittato di ogni possibile illecito per ottenere Reddito di Cittadinanza e diversi sussidi con cui poteva mantenersi alcuni vizi, tra i quali l’uso personale di droga.
Gli agenti del Commissariato di Nesima hanno contestato a questa persona l’uso personale di sostanze stupefacenti e i reati di false attestazioni all’I.N.P.S. e truffa aggravata ai danni dello Stato per il conseguimento di sussidi statali quali il Reddito di Cittadinanza.
Il criminale aveva persino attivato la propria residenza presso l’abitazione di una persona a insaputa della stessa, creandole disagi non indifferenti. Per tali motivi e al fine di determinare la decadenza dal sussidio e dalla falsa iscrizione anagrafica, sono stati informati i competenti enti I.N.P.S., Polizia locale e Ufficio Anagrafe del Comune di Catania.