Un’operazione condotta dai Carabinieri della compagnia di Paternò ha portato alla denuncia di cinque persone coinvolte in una corsa clandestina di cavalli che si è tenuta sul territorio dell’Etna, precisamente a Nicolosi, il 12 giugno. L’evento ha attirato l’attenzione di centinaia di spettatori, ma è stato smascherato grazie alle indagini condotte dalle forze dell’ordine.
Il vanto sui Social che facilita le indagini: criminalità diffusa, soprattutto maltrattamento degli animali
I militari hanno esaminato attentamente i video pubblicati sui social media, in cui i criminali hanno diffuso le immagini della corsa clandestina di cavalli sull’Etna. Alcuni di questi video mostravano scene di maltrattamento degli animali e celebravano le prestazioni del cavallo vincitore, il tutto accompagnato, senza troppe soprese, da musica neomelodica. Sulla base di queste prove, sono state avviate le indagini da parte dei Carabinieri.
Inizialmente, sono stati individuati e denunciati i due proprietari degli animali coinvolti nella corsa clandestina di cavalli sull’Etna. Entrambi residenti a Catania, avevano precedenti penali legati alla criminalità organizzata. I cavalli, di nome “Lampo” e “Agente segreto“, sono stati sottoposti a maltrattamenti durante la corsa, con l’uso di fruste per spingerli alla vittoria. Successivamente, sono stati identificati e denunciati anche i due fantini e uno degli spettatori presenti all’evento.
La scoperta delle “stalle” e l’intervento dell’Asp di Catania
Le indagini hanno permesso di scoprire le stalle dove i cavalli erano tenuti nascosti, situate a Biancavilla e Lineri, frazione di Misterbianco. Tra di essi c’era “Lampo”, un purosangue inglese noto nel mondo dell’ippica per aver partecipato a competizioni a livello nazionale. I cavalli sono stati posti sotto sequestro e affidati al Centro per l’incremento ippico per la Sicilia e a un maneggio privato.
Durante l’operazione, i Carabinieri, in collaborazione con l’ASP di Catania, hanno effettuato controlli in altre stalle nel capoluogo etneo. In uno di questi controlli, è stata inflitta una sanzione di oltre 4.000 euro a un catanese di 43 anni, pregiudicato per mafia, per detenzione di due cavalli senza le necessarie documentazioni amministrative e sanitarie.
Nell’ultimo anno, i Carabinieri del comando provinciale di Catania hanno denunciato più di 27 persone e comminato sanzioni per un ammontare totale di oltre 94.000 euro per contrastare le corse clandestine di cavalli. Questo fenomeno criminale è strettamente legato alle dinamiche dei clan mafiosi presenti nella zona.