Operazione Carabinieri Catania: Arrestati 7 membri di una gang mafiosa per estorsione e violenza

Operazione dei Carabinieri di Catania contro un gruppo criminale

Alle prime ore del mattino, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Catania e della Procura della Repubblica per i Minorenni, militari del Comando Provinciale Carabinieri di Catania hanno dato esecuzione a due ordinanze applicative di misure cautelari personali emesse dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale e dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale per i Minorenni, nei confronti di sette soggetti, uno dei quali minore, indagati per estorsione, lesioni personali commesse in più persone riunite con utilizzo di armi, violenza privata, il tutto con l’aggravante del metodo mafioso.

Gli accertamenti investigativi avrebbero consentito di accertare l’esistenza di un gruppo criminale composto da numerosi soggetti di giovane età, tra cui i sette arrestati, guidati dal soggetto minorenne, stretto congiunto di uno dei responsabili del gruppo Nizza, appartenente alla famiglia catanese di cosa nostra, attualmente detenuto e sottoposto al regime differenziato di cui all’art. 41 bis Ord. Pen.

Le indagini partono da un violento pestaggio

L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Catania Piazza Dante, ha tratto origine dall’episodio di un violento pestaggio commesso nel febbraio 2023 all’interno del locale ECS Dogana e si è sviluppata consentendo di ricostruire, attraverso l’acquisizione di sommarie informazioni e dei filmati estrapolati dal sistema di videosorveglianza della discoteca, diversi ulteriori episodi criminosi avvenuti nell’arco temporale compreso tra febbraio e giugno 2023.

Secondo l’impostazione accusatoria, accolta dal Gip, gli indagati avrebbero posto in essere una serie di condotte di violenza e minaccia nei confronti del titolare, dei dipendenti e degli avventori dell’ECS Dogana, in modo da creare un timore costante di nuove aggressioni o disordini violenti al fine di ottenere ingressi e consumazioni gratuite e costringere il proprietario e i suoi dipendenti a tollerare tali comportamenti aggressivi, assoggettandoli a una vera e propria condizione di succubanza.

Estorsione ambientale e violenza di gruppo

Gli indagati, agendo con le modalità del “branco”, avrebbero ingaggiato finte risse per creare disordini e pericolo per clienti e dipendenti, minacciato e percosso barman e buttafuori per estorcere entrate e consumazioni gratuite, rivolgendosi a questi con frasi del tipo “se non mi fai un cocktail giro e ti sfondo tutto”, “stai zitto altrimenti ti taglio le mani”; intimidito clienti e causando, in una circostanza, l’interruzione di una festa privata.

Uno dei fatti più gravi sarebbe accaduto la sera del 27.02.2023, quando il gruppo, ostentando la disponibilità di pistole, avrebbero attuato un violento pestaggio nei confronti di due giovani coetanei, procurando ad uno di essi lesioni guaribili in gg 10.

Un clima di intimidazione e paura

Il clima di intimidazione instaurato con tali reiterati comportamenti avrebbe permesso alla gang di spadroneggiare nel locale, costringendo il titolare e i dipendenti, fortemente intimoriti dalla parentela del minore con i Nizza, a capo di uno dei gruppi operanti nell’associazione mafiosa Santapaola – Ercolano, a farli entrare e consumare bibite senza pagare.

Conseguenza di tali ripetute incursioni violente risultavano essere, oltre ovviamente alle perdite derivanti dal mancato incasso degli ingressi e delle consumazioni, la riduzione delle presenze e criticità nella gestione dei dipendenti, alcuni dei quali, intimoriti, preferivano cambiare turni di lavoro o addirittura licenziarsi.

Le indagini sono in corso per accertare il coinvolgimento di altri soggetti allo stato non destinatari di misure cautelari.

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Le forze dell’ordine di Catania hanno portato a termine un’operazione importante contro un gruppo criminale composto da giovani, guidati da un minorenne legato alla mafia locale. L’indagine è partita da un violento pestaggio avvenuto in un locale e ha permesso di scoprire numerosi episodi criminali avvenuti nel corso di alcuni mesi. Gli indagati avrebbero agito con violenza e minacce per ottenere ingressi e consumazioni gratuite, creando un clima di paura e costringendo il proprietario e i dipendenti del locale a tollerare tali comportamenti aggressivi. Le azioni del gruppo, che si faceva chiamare “branco”, includevano risse simulate, minacce e percosse ai danni del personale del locale. Uno dei fatti più gravi è stato un pestaggio violento ai danni di due giovani, durante il quale sono state utilizzate pistole. Il clima di intimidazione creato ha permesso al gruppo di agire indisturbato nel locale, causando perdite economiche e problemi nella gestione del personale. Le indagini sono ancora in corso per individuare eventuali altri soggetti coinvolti.