Lite tra stranieri in via Buda: arrestato cittadino gambiano
Nel corso della mattina di ieri, la Sala Operativa della Questura di Catania ha ricevuto due telefonate che segnalavano una lite in atto tra due stranieri in via Buda, all’angolo con Via delle Finanze. Entrambe le segnalazioni precisavano che uno dei due stranieri era armato di bottiglia.
Una Volante è stata inviata sul posto e ha subito individuato una ressa di persone attorno a due soggetti stranieri che si stavano azzuffando. I poliziotti si sono avvicinati per cercare di dividere i due, ma uno degli stranieri è fuggito precipitosamente per le vie del centro cittadino.
È iniziato un inseguimento che è durato diversi minuti nella zona di Corso Sicilia e nelle vie limitrofe. Nel frattempo, sono state fatte confluire più pattuglie in zona per cercare di bloccare il fuggitivo.
Finalmente, lo straniero è stato raggiunto e bloccato nella zona del mercato grazie all’ausilio del personale in servizio moto montato. Successivamente è stato identificato come un cittadino di nazionalità gambiana.
Durante l’arresto, si è verificata una colluttazione durante la quale due operatori si sono procurati delle lesioni. Le lesioni sono state giudicate guaribili in cinque e tre giorni.
Il cittadino gambiano è stato sottoposto ad arresto per i reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, e denunciato allo stato libero per il reato di porto d’arma od oggetti atti ad offendere.
I fatti sono stati segnalati al P.M. di turno, che ha disposto l’associazione dell’arrestato presso le camere di sicurezza in Questura, in attesa della direttissima prevista per la mattina odierna.
Conclusioni
L’intervento tempestivo della Polizia di Catania ha permesso di sedare una lite tra due stranieri in via Buda. Grazie all’inseguimento e all’ausilio del personale in servizio moto montato, il cittadino gambiano è stato arrestato e identificato. Durante l’arresto, due operatori hanno riportato delle lesioni. L’arrestato è stato denunciato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, oltre al reato di porto d’arma od oggetti atti ad offendere. Ora si attende la direttissima per l’ulteriore procedimento legale.