È stato sottoscritto l‘accordo tra STMicroelectronics e i sindacati, il risultato? Aumento degli stipendi e 700 nuove assunzioni. Il piano di lavoro prevede l’incremento della retribuzione fissa per tutti i 5.233 dipendenti del sito di Catania a partire da gennaio.
L’aumento di stipendio annuale sarà di 1.000 euro, inoltre, è previsto un significativo aumento del Premio di risultato che raggiungerà 5.500 euro in tre anni, mentre già a marzo saranno erogati 700 euro in vantaggi flessibili.
STMicroelectronics Catania: nuove assunzioni e un progetto di lavoro fatto d’investimenti
Il progetto industriale per il sito di Catania è confermato, con investimenti in corso per la realizzazione della fabbrica di carburo di silicio e l’arrivo di 700 nuove assunzioni. Un percorso di stabilizzazione lavorativa è stato definito per i lavoratori con contratti a termine. Dal 1° gennaio, i dipendenti potranno versare il 100% delle loro quote welfare al fondo pensione complementare nazionale Cometa, mentre il 10% del contributo di solidarietà sarà a carico dell’azienda.
Per i lavoratori di Catania vi sarà la possibilità d’accedere a programmi di colonie estive per figli dai 6 ai 16 anni, insieme a un potenziamento dei servizi della “piattaforma welfare” con prestazioni sociali. Assemblee con i dipendenti per l’approvazione definitiva sono in programma nei prossimi giorni.
Le dichiarazioni dei sindacati
Sull’accordo, il segretario generale della FIM Cisl Sicilia, Pietro Nicastro, ha dichiarato: «È stata una trattativa fiume di oltre 30 ore che ha permesso di sottoscrivere un contratto integrativo aziendale importante dal punto di vista salariale e normativo, come pochi nel panorama nazionale delle aziende metalmeccaniche. Un giusto riconoscimento per i lavoratori della Stmicroelectronics Catania che in questi ultimi anni hanno permesso all’azienda di raggiungere fatturati strabilianti».
I tre dirigenti della Fim Cisl concludono: «Ora è necessario continuare con gli investimenti, perché il settore dei semiconduttori è in forte espansione e determina una esponenziale crescita economica di Paesi come il nostro. Investimenti epocali che non vanno assolutamente sottovalutate dalle politiche industriali».