Palermo vanta tantissimi primati, che sono riconosciuti sia a livello nazionale che a livello mondiale.
Uno dei record rosanero noto anche all’estero riguarda uno dei luoghi più importanti del capoluogo siciliano, l’orto botanico, ubicato presso il dipartimento di Scienze Botaniche dell’Università di Palermo.
Ubicato nel quartiere Kalsa e istituito nel 1781 per complementare la Cattedra di Botanica della Reale Accademia, l’Orto botanico è riconosciuto a livello europeo sia per la sua rilevanza storica che per la sua importanza scientifica e didattica.
In esso sono presenti infatti circa diecimila specie vegetali, alcune delle quali rare, appartenenti a circa 250 famiglie, che nel tempo sono state osservate e studiate all’interno delle strutture presenti dentro l’Orto, dedicate appunto allo studio e alla conservazione delle piante e dei semi, come il Gimnasium, la Biblioteca e gli Erbari.
L’orto di Palermo vanta anche un antico Calidarium e un Tepidarium, strutture risalenti al periodo che va dal 1790 al 1797 costruite da da Giuseppe Venanzio Marvuglia; ma anche l’Aquarium, che presenta tre vasche circolari sovrapposte, con al centro una formazione rocciosa decorata con sculture in marmo raffiguranti delfini e anatre. Inoltre, potrai visitare un angolo di paradiso esotico con una piscina circondata da piante di papiri, un idilliaco boschetto di bambù e la Serre Maria Carolina.
Il Ficus magnolioide, importato dalle Isole Norfolk in Australia, è l’icona dell’Orto Botanico di Palermo, il famoso e gigantesco albero piantato nel giardino nel 1845.
Ecco spiegato perché l’Orto palermitano è il più grande d’Europa e si posiziona accanto al vasto giardino di Berlino; un primato di cui andare davvero orgogliosi!