25 novembre 1985: Palermo ricorda Biagio Siciliano e Giuditta Milella, vittime innocenti della mafia

Il 25 novembre 1985 a Palermo, due giovani studenti del Liceo Meli, Biagio Siciliano e Giuditta Milella, persero la vita in un tragico incidente alla fermata dell’autobus di piazza Croci. L’incidente coinvolse un’auto di scorta dei giudici Guarnotta e Borsellino e causò 23 feriti. Biagio e Giuditta, rispettivamente di 15 e 16 anni, non sopravvissero all’incidente.

Nell’anniversario di quel tragico giorno, la scrittrice e presidente della Commissione Cultura dell’Ottava Circoscrizione del Comune di Palermo, Mari Albanese, ha organizzato un momento di antimafia sociale. L’obiettivo è coinvolgere gli studenti e le istituzioni del territorio in due momenti significativi.

Una tragedia che non deve essere dimenticata

Mari Albanese ha voluto tirare fuori dal dimenticatoio questa triste vicenda che ha coinvolto due giovani vittime innocenti della violenza mafiosa. L’incidente avvenne durante gli anni della lotta antimafia a Palermo, un periodo caratterizzato da scorte, il maxiprocesso e morti ammazzati dagli squadroni della morte. La commemorazione non sarà solo un momento di ricordo, ma anche un’occasione per riflettere sullo stato della mafia e dell’antimafia oggi.

Vittorio Teresi, presidente del Centro Studi Paolo e Rita Borsellino, dichiara che a 38 anni dai fatti accaduti non si vogliono solo minuti di silenzio, ma si vuole assumere un ruolo attivo nella società. L’obiettivo è sensibilizzare e mobilitare le migliori energie della città.

Un convegno per discutere dello stato dell’antimafia

Francesco Leone, presidente dell’Associazione dei Giuristi Siciliani (AGIUS), dichiara che a trent’anni dalle stragi di mafia del ’92, Cosa nostra rimane infiltrata sia nel tessuto economico-sociale che nelle istituzioni. Durante il convegno-dibattito, si discuterà dei limiti del movimento antimafia successivo alla “primavera siciliana” e degli strumenti legislativi per garantire indagini efficaci e processi equi.

Un’impegno civile e sociale

L’iniziativa organizzata da Mari Albanese è un momento di impegno civile e sociale. Coinvolge studenti, studentesse e istituzioni del territorio. Si inizia con “Un gioco per Biagio e Giuditta”, un’iniziativa ispirata al mito della caverna di Platone, che coinvolge gli alunni delle quinte classi di alcune scuole di Palermo. Seguiranno gli interventi del presidente dell’Ottava Circoscrizione del Comune di Palermo, Marcello Longo, e dell’organizzatrice Mari Albanese. Saranno presenti anche il fratello di Biagio Siciliano, Vincenzo, e il giornalista e scrittore Roberto Puglisi.

Successivamente, si terrà un convegno-dibattito presso l’Aula “Luca Crescente” della Procura della Repubblica di Palermo. Durante il convegno, saranno presenti diverse personalità istituzionali e si discuterà dello stato dell’antimafia oggi.

L’iniziativa è realizzata da Mari Albanese insieme al Centro Studi Paolo e Rita Borsellino e all’AGIUS, con il patrocinio gratuito dell’Ottava Circoscrizione del Comune di Palermo e di Quarto Tempo.

Questa giornata di impegno civile e sociale è un modo per ricordare Biagio Siciliano e Giuditta Milella, vittime innocenti della violenza mafiosa, e per riflettere sullo stato della mafia e dell’antimafia oggi.