– – –
L’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa ha istituito un team multidisciplinare per occuparsi dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, che hanno registrato un notevole incremento nel periodo post-Covid. Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, si è passati dai 680 mila casi censiti nel 2019 a quasi un milione a mezzo diagnosticati nel 2022. La patologia più diffusa, che colpisce in prevalenza la fascia d’età 13-25 anni, è l’anoressia nervosa.
Il Dipartimento di Salute Mentale, diretto da Pino Morando, ha mobilitato i vari professionisti dell’Azienda per la realizzazione di una procedura che ha lo scopo di definire percorsi assistenziali per i minori (0-17 anni) e per i giovani adulti (dai 18 anni in su) affetti da disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (Dna), attraverso la creazione di una rete assistenziale integrata.
L’accesso al servizio messo a disposizione dall’ASP potrà avvenire da numerosi canali, come il medico di famiglia o il pediatra, compreso il Pronto soccorso, mediante l’attivazione di una procedura definita “Codice Lilla”, attraverso il coinvolgimento dei medici internisti. A conclusione del percorso diagnostico, attivato mediante una serie di esami e valutazioni sotto il profilo nutrizionale, psicologico e psichiatrico, il team multiprofessionale dell’ASP prenderà in carico il paziente per stabilire, con il coinvolgimento della famiglia, il piano terapeutico ritenuto più idoneo.
Il dott. Morando spiega che si tratta di un’assoluta novità nel panorama regionale e che l’ASP mette in campo una équipe multiprofessionale in grado di affrontare una problematica complessa e preoccupante. A breve si terranno due giorni di formazione con il gruppo coordinato dal prof. Mendolicchio, uno dei massimi esperti in materia di disturbi alimentari, per garantire la consapevolezza di tutti i colleghi.
Il Commissario dell’ASP di Ragusa, Fabrizio Russo, sottolinea l’importanza dell’approccio multidisciplinare ad un problema complesso e il supporto di saperi e competenze mirati. Attivare un percorso per la presa in carico, attraverso la diffusione e l’adozione di linee guida ben definite, rappresenta uno snodo facilitatore che l’ASP mette a disposizione delle famiglie con l’obiettivo di individuare i problemi sin dai primi sintomi e garantire una migliore qualità della vita ai pazienti.