Quando si parla di ospedale si pensa subito a qualcosa di negativo, una malattia, un incidente o un problema di salute che interessa la vita di una persona. eppure, ospedale è qualcosa di più, è una realtà con la sua lunga storia, alimentata dalle diverse esperienze di tutti coloro che hanno varcato la sua soglia per diversi motivi.
Ed è per questo motivo che, quando un ospedale chiude, resta comunque nel patrimonio storico e culturale della città, così come è accaduto per l’ex Ospedale Vittorio Emanuele di Catania, che raccoglie in sé secoli di storie e di ricordi.
L’ex Ospedale Vittorio Emanuele di Catania, noto anche come lo “Spedale di San Marco”, è stato fondato nel 1361, sebbene alcune fonti suggeriscano il 1336. Inizialmente situato nell’area del Foro Lunare, ad ovest dell’attuale piazza dell’Università, ha cambiato sede nel 1684, spostandosi a via Teatro Greco. Dopo il terremoto del 1693, trovò temporanea collocazione nel Palazzo Tezzano a piazza Stesicoro. Nel 1878-1880, l’ospedale si trasferì nell’attuale sede accanto al Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena, segnando una tappa significativa nella sua evoluzione.
L’Ex Ospedale Vittorio Emanuele ha quindi svolto un ruolo fondamentale nella cura della salute a Catania, crescendo e adattandosi ai cambiamenti nel corso dei secoli. Oggi, mentre il suo ruolo originario di ospedale è cessato, la sua storia ricca e affascinante continua a essere parte integrante del tessuto culturale e storico della città.
Ecco una piccola galleria fotografica, che riprende qualche particolare di questo luogo iconico.
Clicca sul 2 se vuoi vedere com’era tranquilla la via Plebiscito che costeggia l’Ospedale molti anni fa