Barcellona Pozzo di Gotto (ME) – 7 arresti per 10 omicidi: indagini sul ‘clan barcellonese’

I Carabinieri del ROS, con il supporto del Comando Provinciale Carabinieri di Messina e del 12° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Catania, hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Messina, su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia. Il provvedimento dispone la custodia cautelare in carcere nei confronti di 7 soggetti, 6 dei quali appartenenti o indiziati di appartenere alla famiglia mafiosa “barcellonese”.

Le indagini, avviate nel gennaio 2023 dai Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale su delega della locale D.D.A., hanno dimostrato come gli arrestati, alcuni dei quali già condannati con sentenza definitiva per essere capi e promotori dell’associazione di stampo mafioso c.d. dei “Barcellonesi”, abbiano preso parte, in qualità di mandanti o esecutori materiali, a 10 delitti di omicidio premeditato aggravato dal metodo mafioso.

I fatti di sangue sono stati compiuti nell’ambito della guerra di mafia che ha afflitto negli anni novanta la Provincia di Messina. Gli arrestati sono accusati di aver preso parte, con differenti ruoli, a 10 agguati, tutti eseguiti con le classiche metodologie mafiose utilizzando armi da fuoco e cogliendo di sorpresa le vittime, togliendo la vita a 13 soggetti di età compresa tra 21 e 55 anni.

Le indagini hanno anche permesso di scoprire che taluni omicidi erano stati decretati dai vertici della famiglia mafiosa Barcellonese al fine di punire alcuni ragazzi, poiché avrebbero commesso furti o spacciato sostanze stupefacenti senza aver ricevuto una preventiva autorizzazione da parte dell’associazione, comportamenti considerati potenzialmente idonei a minare l’autorità dei vertici del sodalizio.

Il provvedimento si inserisce in un’ampia manovra di contrasto alla criminalità di tipo mafioso che l’Arma dei Carabinieri sta conducendo nel Distretto di Messina sotto la direzione della locale Procura della Repubblica.

Gli indagati sono da considerarsi non colpevoli fino a sentenza di condanna divenuta irrevocabile.