La comunità delle chiese siciliane si prepara ad accogliere la reliquia del beato Rosario Livatino, martire di mafia, in tre giorni di preghiera, riflessione e incontro. L’Eparchia di Piana degli Albanesi ha annunciato l’evento che si svolgerà dal 17 al 19 gennaio, con la partecipazione del parroco di San Vito Martire, don Profilo Traficanti.
La reliquia in questione è la particolare camicia che il giudice indossava quando venne ucciso, impregnata del suo sangue. La motivazione che spinse i gruppi mafiosi a colpire Livatino fu la sua indiscussa dirittura morale radicata nella fede con la quale svolgeva l’esercizio della giustizia. Secondo testimonianze e documenti processuali, l’avversione nei suoi confronti era inequivocabilmente riconducibile all’odium fidei.
Il programma prevede l’arrivo della reliquia alle ore 17, con la presidenza della solenne concelebrazione eucaristica da parte dell’amministratore apostolico, card. Francesco Montenegro. Il giorno successivo, giovedì 18 gennaio, sono previsti incontri con le scuole e l’intervento di Luigi D’Angelo, presidente emerito del Tribunale di Agrigento. Nel pomeriggio, don Aldo Sciabbarrasi, dell’Arcidiocesi di Agrigento, incontrerà la Caritas diocesana, gli scout, le confraternite e i comitati feste, presiedendo l’Eucaristia alle ore 17.30. In serata è prevista una veglia comunitaria di preghiera.
Infine, venerdì 19 gennaio, ultimo giorno di permanenza della reliquia, è previsto l’incontro con le istituzioni civili, politiche e sociali. Sono tre giorni intensi di preghiera, riflessione e incontro per onorare la memoria del beato Livatino e riflettere sul suo significato nel contesto attuale.