La giornata di studio per celebrare il 60° anniversario della promulgazione della Costituzione conciliare “Sacrosanctum Concilium” si è tenuta ad Enna il 13 gennaio, con la partecipazione di oltre 60 persone provenienti da tutte le diocesi della Sicilia. Il tema della giornata è stato “La bellezza della liturgia. Formati alla liturgia e dalla liturgia”, tratto dalla Lettera Apostolica “Desiderio Desideravi” di Papa Francesco del giugno 2022.
Dopo la preghiera, il vescovo delegato mons. Giuseppe La Placa ha dato il benvenuto ai partecipanti, mentre il Direttore dell’Ufficio liturgico regionale don Rino Lauricella Ninotta ha introdotto i lavori evidenziando l’importanza della Costituzione conciliare e i cambiamenti riguardanti i testi, la musica e l’arte.
Dom Ildebrando Scicolone osb, già docente al Pontificio istituto Liturgico di Roma, ha illustrato come la riforma liturgica sia stata recepita nelle diocesi di Sicilia, stimolata e incentivata dall’istituzione dell’Istituto teologico e della Facoltà Teologica di Sicilia “S. Giovanni Evangelista” a Palermo, nonché dalla creazione di una scuola di liturgia sempre a Palermo, voluta dal card. Salvatore Pappalardo. Il tutto ha portato alla redazione del Proprio delle Chiese di Sicilia negli anni ’80.
La prof. Valeria Trapani ha sottolineato l’importanza della dimensione estetica come base per una autentica formazione alla liturgia, che si concretizza nella “arte del celebrare”, ovvero la capacità di comprendere e celebrare il rito nella sua verità. Questa capacità si costruisce nel tempo e aiuta a coscientizzare la liturgia.
Le sollecitazioni dei relatori hanno portato a una serie di riflessioni e domande che sono state affrontate nel successivo dialogo con i partecipanti. Nel pomeriggio si sono tenuti dei “focus” che hanno interessato i tre ambiti: gruppo liturgico, musica e canto, liturgia e arte. I partecipanti si sono suddivisi per aree e si sono confrontati su alcune domande predisposte, le cui evidenze sono poi state discusse in un’assemblea conclusiva della giornata.