Catania, città dai profumi antichi e dalle atmosfere eleganti, ha conosciuto il suo apice di bellezza nel primo Novecento, come narrato da Vitaliano Brancati nel racconto “Singolare avventura di Francesco Maria” (1941). Tra gli elementi distintivi di quell’epoca dorata spicca il Teatro Sangiorgi, un luogo che ha lasciato un’impronta indelebile nella memoria collettiva catanese.
Mario Sangiorgi, ex idraulico divenuto imprenditore poliedrico, ha concepito nel suo fervido ingegno una struttura avveniristica, ispirata alle esperienze parigine, che sarebbe diventata un punto di riferimento per la vita culturale e sociale della città.
La storia del Teatro Sangiorgi: un’icona della cultura catanese attraverso il tempo
Inaugurato il 7 luglio del 1900 con la Bohème di Puccini, il teatro ha subito varie trasformazioni nel corso degli anni, diventando un’icona della Catania moderna.
Nel contesto storico-culturale di quel periodo, caratterizzato da una vivace effervescenza artistica, il Sangiorgi si è distinto non solo come teatro, ma come un complesso polifunzionale. Oltre alle rappresentazioni teatrali, il pubblico poteva godere di un caffè concerto, un ristorante, una sala da pattinaggio e altri spazi di ritrovo. La struttura, progettata in stile Liberty dall’ingegnere Salvatore Giuffrida e adornata con gli stucchi di Salvatore Di Gregorio, incarnava lo spirito innovativo di quegli anni.
Il successo del Sangiorgi è stato alimentato dalla varietà dei suoi spettacoli. Da Totò a Josephine Baker, da Petrolini a Salvo Randone, il teatro ha visto calcare il suo palcoscenico le stelle dello spettacolo leggero, del teatro e della canzone. Ognuno di questi artisti ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del teatro e nella memoria della città.
Da Teatro a cinema a luci rosse
Tuttavia, come molte altre istituzioni culturali, il Sangiorgi ha affrontato sfide nel corso degli anni: con la crisi del varietà verso la fine degli anni Cinquanta, il teatro ha subito una trasformazione, diventando prima un cinema di quartiere e successivamente, negli anni Settanta, un cinema a luci rosse. Le sue altre strutture hanno subito un progressivo deterioramento.
I Duemila, gli anni della rinascita del Teatro Sangiorgi
La rinascita del Teatro Sangiorgi è stata avviata con la consapevolezza del suo valore storico e culturale. Il Comune di Catania e successivamente privati hanno intrapreso sforzi significativi per recuperare e preservare questa preziosa parte del patrimonio cittadino. Nel 1988, l’Ente autonomo Teatro Massimo Bellini ha acquisito gli Esercizi Sangiorgi, dando il via a un ambizioso progetto di riutilizzazione.
Dopo tre anni e mezzo di lavori di ristrutturazione e restauro, il Teatro Sangiorgi è stato restituito alla città il 16 novembre del 2002. Il complesso, costruito in stile tardo Liberty, ospita ora gli uffici amministrativi dell’Ente e offre una sala teatrale elegante con 477 posti. Il foyer, un tempo bar e club, è stato dedicato alla memoria del critico musicale Domenico Danzuso.
Il Teatro Sangiorgi, con la sua rinata vitalità, continua a svolgere un ruolo cruciale nell’offerta culturale di Catania. Offrendo una varietà di spettacoli, dalla musica contemporanea all’operetta e al teatro sperimentale, il teatro mantiene viva la sua tradizione di accoglienza per tutte le fasce della società. Un luogo che ha attraversato il tempo, conservando la sua magnificenza e rinnovandosi per adattarsi alle esigenze moderne, restando una gemma preziosa nel cuore di Catania.