Nel cuore del quartiere Borgo di Catania, svetta maestoso il Palazzo Libertini Scuderi, un’autentica gemma storica che trasuda bellezza e storia in ogni suo dettaglio. Commissionato nel 1875 dall’influente cavaliere Giuseppe Paternò di Raddusa all’architetto milanese Carlo Sada, il palazzo rappresenta un’eccezionale esempio di architettura ispirata al Rinascimento fiorentino, rendendolo unico nel panorama cittadino.
Il percorso storico di questo edificio è affascinante e intriso di nobiltà. Dopo essere passato attraverso le mani del marchese di Sant’Elia e del senatore Pasquale Libertini, nel 1941 l’armatore Matteo Scuderi ne diventa l’ultimo e attuale proprietario. Una successione di personalità di spicco che ha contribuito a plasmare la storia di questo luogo straordinario.
L’architetto Carlo Sada, amato dalla nobiltà catanese del XIX secolo, ha lasciato il suo segno non solo nel Palazzo Libertini Scuderi ma anche in altri importanti edifici della città, come il Teatro Massimo Bellini. La sua firma, un simbolo di prestigio e opulenza, è rimasta indelebile su questo edificio, che si erge con eleganza tra le vie principali di Catania.
L’esterno del palazzo offre uno spettacolo di simmetria e regolarità architettonica: il prospetto principale su Via Etnea, rivestito con imponenti bugne a guanciale, si contrappone al lato su Via Caronda, dove un loggiato ad ampie arcate e una terrazza sulla parte superiore alleggeriscono l’aspetto complessivo. Qui sono presenti 4 statue, le cui fattezze rappresentano le allegorie delle stagioni.
Tuttavia, la vera magia inizia una volta varcata la soglia del Palazzo Scuderi Libertini. Clicca sul numero 2 per scoprila.