Il Comune di Palermo, in occasione della Giornata della Memoria, ha annunciato la mostra fotografica del giornalista Leone Zingales intitolata. L’esposizione sarà inaugurata alla Galleria d’Arte Moderna di via Sant’Anna 21, alla presenza del Sindaco Roberto Lagalla, del Prefetto Massimo Mariani, dell’assessore alla Cultura, Giampiero Cannella, e della direttrice della GAM, Maria Francesca Martinez Tagliavia. La mostra, con ingresso libero, rimarrà aperta fino a domenica 28 gennaio. Il percorso espositivo comprende 22 maxi-fotografie scattate dall’autore nei campi di concentramento di Auschwitz, Buchenwald, Mauthausen e Dachau, ed è accompagnato da 4 pannelli che riproducono i simboli colorati che venivano applicati sulle casacche dei deportati una volta arrivati nei lager nazisti, un elenco di deportati tra scrittori, filosofi, poeti e scienziati e la cartina dell’Europa in cui sono evidenziati i venti tra i più noti campi di concentramento.
Il giornalista Leone Zingales sottolinea che i numeri della tragedia sono sotto gli occhi di tutti, con oltre 6 milioni di ebrei trucidati nei lager o negli omicidi di massa compiuti dai nazisti, dai loro alleati e dai cosiddetti “collaborazionisti”. Oltre 300 mila nomadi, in larga maggioranza di etnia Rom e Sinti, sono stati uccisi nei campi di concentramento, con alcune fonti che parlano di quasi 700 mila vittime. Oltre 300 mila uomini e donne, anziani e bambini sofferenti di varie malattie, sono stati uccisi nel quadro della cosiddetta operazione Euthanasie-Aktion T4. Oltre 100 mila oppositori politici, 25 mila omosessuali e 5000 testimoni di Geova sono stati assassinati durante il periodo 1933-1945.
La direttrice della Galleria d’Arte Moderna di Palermo, Maria Francesca Martinez Tagliavia, ha aggiunto che la mostra rappresenta un importante strumento di testimonianza e riflessione. Attraverso le immagini scattate nei campi di concentramento, ci viene restituita la crudeltà e l’orrore di quel periodo buio della storia.
L’Assessore alla Cultura On. Pietro Cannella ha dichiarato che le fotografie di Leone Zingales costituiscono un patrimonio di inestimabile valore non soltanto storico, ma anche culturale e religioso. Le immagini evocative di una delle pagine più tristi della storia, attraverso gli sguardi restano impresse nella memoria per arrivare a scuotere le coscienze, suscitando dolore e sgomento, ma anche la determinazione a che ciò che è stato non dovrà essere mai più.