Il sindaco Peppe Cassì ha espresso il suo commento in merito alla bocciatura da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana della riforma sulle Province. Cassì ha sottolineato l’importanza di affrontare i problemi concreti dei cittadini nel perseguimento del bene comune, soprattutto da parte di coloro che rivestono incarichi politici e sono stati eletti dal popolo. La proposta di reintroduzione delle Province è stata largamente condivisa dagli amministratori locali, ma è stata bocciata a scrutinio segreto.
Dall’analisi politica successiva è emerso che le ragioni del voto contrario non sono state legate al merito della riforma, ma a motivi come “ritorsioni sul precedente voto, delusi dalla lotteria dei manager della sanità, inviperiti per le presidenze delle province promesse ad altri alleati, impauriti da un voto ravvicinato che scoprirebbe alcuni altarini territoriali, rivoltosi contro le dinamiche di potere nei singoli partiti” (Mario Barresi – La Sicilia). Il sindaco ha espresso sgomento e nausea di fronte al fatto che una parte dei “onorevoli” eletti del popolo siciliano abbia utilizzato il voto su una riforma dalla grande importanza per le comunità siciliane per scopi personali e di partito.
Il sindaco ha espresso preoccupazione per il fatto che la politica sembri essere un’arena senza regole, dove prevalgono la furbizia e i piccoli interessi di bottega. Ha sottolineato che la gente comune è sconcertata di fronte a questo comportamento e che continuare a compiacere gli ultras delle curve sta svuotando lo stadio della politica.