Il Comune di Palermo ha annunciato l’intenzione di dotare la città di un nuovo portale istituzionale, accessibile, usabile e responsivo, che offrirà informazioni e servizi erogati dall’Amministrazione verso i cittadini e le imprese del territorio, in linea con gli standard nazionali. L’obiettivo è creare un ecosistema digitale sicuro, moderno, efficiente e orientato alle esigenze dei cittadini.
La realizzazione del nuovo portale fa parte di un più ampio processo di riorganizzazione e digitalizzazione dell’ente, con l’obiettivo di semplificare l’accesso ai servizi e migliorare la comunicazione tra l’Amministrazione, i cittadini e le imprese del territorio. Secondo l’assessore all’Innovazione, Antonella Tirrito, il portale rappresenterà un punto di integrazione di tutti i servizi, facilitando l’accesso e la risoluzione dei problemi per i cittadini.
Queste attività sono realizzate grazie alle misure della Missione 1 del PNRR NextGenerationEU, in particolare alla misura 1.4.1. “Esperienza del cittadino nei servizi pubblici”, che consentirà l’applicazione pratica dei principi della Cittadinanza Digitale. Gli utenti potranno presentare istanze, seguire lo stato di avanzamento in tempo reale e effettuare pagamenti online attraverso piattaforme nazionali come SPID e CIE, PagoPA, AppIO e PND.
Il nuovo portale istituzionale adotterà il Design System definito nazionale definito da Designers Italia, offrendo non solo una veste grafica rinnovata, ma anche una nuova architettura dell’informazione, nuove sezioni e nuovi contenuti. L’obiettivo è diventare il touchpoint digitale attraverso cui interloquire efficacemente con l’intera Amministrazione comunale e le sue Società Partecipate, semplificando e migliorando l’esperienza digitale dei cittadini.
L’uso di nuove tecnologie e l’adozione di standard nazionali consentiranno una riduzione complessiva dei tempi di lavorazione delle procedure, garantendo una migliore risposta da parte dell’Amministrazione ai cittadini. Il nuovo portale istituzionale entrerà gradualmente a regime nel corso del 2024, in conformità con le prescrizioni e le raccomandazioni poste dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.