La Procura Distrettuale della Repubblica di Catania ha disposto il fermo di indiziato di delitto per due donne di nazionalità nigeriana, di 23 e 28 anni, gravemente indiziate dei reati di maltrattamenti e lesioni personali pluriaggravate. L’operazione è stata coordinata dalla Squadra Mobile della Questura di Catania e si è svolta il 14 febbraio 2024.
Le indagini, condotte dalla Procura e dalla Sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile, hanno individuato gravi condotte illecite perpetrare ai danni di un minore di soli 5 anni di età. La segnalazione giunta alla Sala Operativa della Questura da parte della Dirigente Scolastica di un istituto del Capoluogo ha avviato le indagini, in seguito alle evidenti frustate riportate dal bambino.
Il minore, dopo essere stato identificato, è stato trasportato presso il Pronto Soccorso Pediatrico dell’ospedale “Garibaldi-Nesima”, dove ha riferito di essere stato percosso dalla zia diverse volte tramite un cavo nero di ricarica della bicicletta elettrica di proprietà della madre, in seguito a disobbedienze. I sanitari hanno riscontrato numerose escoriazioni profonde e lesioni su tutto il corpo, prescrivendo una prognosi di giorni 15 s.c.
Le indagini hanno evidenziato un allarmante quadro in cui la ventitreenne indagata avrebbe inflitto i segni di violenza con dei cavi elettrici, in seguito a capricci e monellerie attribuite al minore. La ventottenne, legata da vincoli di parentela con la vittima, non avrebbe fatto nulla per evitarle, impedirle o segnalare le sevizie.
Dopo aver raccolto il compendio indiziario, la Squadra Mobile ha emesso il fermo di indiziato di delitto nei confronti delle due donne, che sono state associate presso la Casa Circondariale catanese di “Piazza Lanza”. In seguito alla richiesta dell’Ufficio di Procura, il competente Giudice per le indagini preliminari ha convalidato il provvedimento di fermo e ha disposto la custodia in carcere.