Dal 24 Febbraio la Rete di accoglienza sanitaria della Caritas diocesana, attiva dal febbraio 2016, si è rinnovata: in presenza dell’arcivescovo Luigi Renna e del direttore diocesano, don Nuccio Puglisi, è stato infatti inaugurato il nuovo ambulatorio della Caritas Diocesana di Catania, che amplia gli spazi e il numero dei medici a disposizione degli utenti.
La struttura, collocata in un’area autonoma e collegata all’Help Center della Stazione Centrale, nasce in seguito a un’attenta valutazione dei bisogni evidenziati dal Centro di Ascolto, che negli ultimi anni ha registrato numeri di rilievo – circa 600 gli interventi tra visite e somministrazioni di farmaci nel triennio 2021-2023 – e quindi l’esigenza di realizzare un luogo maggiormente adeguato alle richieste e all’azione dei medici volontari.
I locali sono stati concessi in comodato d’uso gratuito da Rete Ferroviaria Italiana SpA al Comune di Catania e sono stati ristrutturati e arredati grazie al contributo dell’8xmille alla Chiesa Cattolica e al supporto manifestato dai numerosi donatori privati.
L’ambulatorio è “armonicamente inserito all’interno di una struttura come l’Help Center – spiega Monsignor Renna – che già da anni si occupa di offrire accoglienza, ristoro, ascolto e sostentamento ai più bisognosi” e continua dicendo che “avere cura della salute del corpo e dello spirito, significa provvedere integralmente al bene dei nostri fratelli perchè è con il corpo che viviamo e amiamo, che soffriamo e che proviamo piacere. E’ con il corpo che un giorno risusciteremo”.
Queste le parole invece del direttore della Caritas diocesana, don Nuccio Puglisi: «L’Help Center si allarga, si apre a un nuovo capitolo della grande storia Caritas che, da cinquant’anni, anima la vita pastorale della nostra Arcidiocesi».
Insomma una bella pagina di solidarietà che, sottolinea il direttore, racconterà «un giorno la storia di un piccolo ambulatorio sanitario, per piccoli e quotidiani interventi medicali di routine, dove medici generosi si misero al servizio di tanti assistiti, e questi nostri fratelli poterono incontrare una forma di amore ulteriore, che arrivasse all’anima attraverso la cura del corpo».
Un servizio che si rivolge ai tanti soggetti fragili che, per scarsità di informazioni, mancanza di documenti, difficoltà burocratiche, non riescono ad accedere ai servizi sanitari locali, agli esami specialistici o all’acquisto di farmaci di larga diffusione.
Nei casi invece di patologie per le quali è necessario un percorso diagnostico più approfondito, gli esami vengono svolti grazie all’intervento della rete di medici che operano in spirito di carità.