A Catania è meglio “nenti fari, ca nenti si sapi”
Vivere alla luce del sole è sempre meglio che farlo nascondendo le cose e cercando sempre quei sotterfugi per farla franca. In fondo, che c’è di più bello, ma soprattutto corretto, che dire in faccia a qualcuno la verità, prima che venga fuori in altro modo o per bocca altrui?
Questo i catanesi lo sanno bene, visto che sono consapevoli che a Catania, “nenti fai, ca nenti si sapi” e che se si agisce con sincerità si vive meglio e senza guai.
O ancora meglio, se non si fa nulla, decidendo di non agire, non si darà motivo ad alcuna persona di creare pettegolezzo o di diffondere la notizia in poco tempo. In molti casi, quindi, per non rischiare di diventare oggetto di “cuttigghiu”, è preferibile fare nulla o la massimo, agire senza spargere troppo la voce.
Ma perché a Catania questo antico detto è molto diffuso ancora oggi? Continua a leggere e lo scoprirai.
A Catania se fai qualcosa si viene sempre a sapere, ecco perché
I pettegolezzi esistono in tutto il mondo e sono un’habitué umana che, nel tempo, ha trovato sempre più proseliti.
Grazie ai social poi, quello che a Catania è noto come “cuttigghiu” è diventato uno stile di vita diffuso, ma soprattutto normale, che trae origine dall’antica abitudine che le donne avevano di sedersi a chiacchierare fuori in cortile.
Tra una chiacchiera ed un’altra, si sa, scappava qualche confidenza di troppo o qualche pettegolezzo che metteva un po’ di pepe alla conversazione e animava l’atmosfera che si respirava in quel pozzo luce lontano da occhi indiscreti (o quasi!)
Dal cortile, infatti, passavano eventi, storie e fatti commessi da chi, innocentemente, diventava oggetto di dialogo senza saperlo, ma solo per aver agito in un certo modo.
Perché ovunque le voci girano, ma a Catania si diffondono velocemente e, sebbene molte siano fake, diventano vere in poco tempo.
Per non rischiare di diventare virale, allora, è meglio “non fari nenti, per non sapiri nenti”.