L’AVIS ED IL MONDO GIUDIZIARIO IBLEO INSIEME PER LA GIORNATA DELL’8 MARZO.
La festa dell’8 marzo all’Avis Comunale è stata una giornata storica sia per il livello dei relatori convenuti sia per gli argomenti trattati, tutti riconducibili al tema principale “L’Evoluzione legislativa per i diritti delle donne”.
Il Presidente Avis Comunale dott. Paolo Roccuzzo, ha accolto gli ospiti nella “Sala Conferenze Saro Di Grandi” ringraziando gli ospiti per avere accettato l’invito fornire elementi di conoscenza importanti ed in particolare i numerosi traguardi raggiunti dalle donne dagli anni ’45 in poi.
Per la prima volta infatti il Presidente del Tribunale di Ragusa dott. Francesco Paolo Pittarresi ha fatto da moderatore al Convegno regolando con sobrietà gli interventi.
Apre il convegno così : “Gli uomini e le donne sono uguali. Uomini e donne sono la stessa realtà che forma l’individuo. Uomini e donne, anche se non sono uguali, devono essere messi nella condizione di parità che va distinta dalla uguaglianza; anche se spesso esse si mescolano.
La nostra legislazione infatti è alla ricerca continua evoluzione verso la garanzia di tutta, un obiettivo difficile. Pensate che dopo 76 anni dalla Carta Costituzionale siamo ancora in attesa di cessare ogni discriminazione di genere. Negli ’70 la Costituzione vedeva l’uomo ancora come capo della famiglia indiscusso. Per fortuna oggi le cose stanno cambiando in meglio. Per mia esperienza dove c’è uguaglianza tra uomo e donna c’è amore, c’è rispetto!
La dott.ssa Mallemi, in rappresentanza del Prefetto, ha evidenziato il ruolo sinergico della Prefettura nel campo dell’accoglienza alle donne, il supporto alle associazioni che si occupano di inclusione e soprattutto l’attenzione al mondo della scuola. Bene sta facendo l’Avis nella sua azione di penetrazione nel mondo giovanile in particolare ampliando sempre più la cultura della solidarietà. Dove c’è l’amore, il rispetto delle regole e la legalità, la Prefettura sarà sempre presente con i suoi mezzi e con la sua capacità.
Il sindaco Cassì chiamato in causa per i saluti istituzionali ha sottolineato la sua formazione umana frutto di un percorso non solo culturale familiare ma anche dei valori che lo sport, come giocatore di basket, gli aveva trasmesso.
Il dott. Marco Rota, Procuratore della Repubblica nel suo intervento ha sottolineato sostanzialmente se ancora si parla di violenza che spesso sfocia nel femminicidio, vuol dire fallimento della società per non aver saputo dare un modello culturale in grado di affrontare i delicati rapporti delle nuove famiglie. Però le cose stanno lentamente cambiando perchè oggi si denuncia di più rispetto al passato. Visto sotto l’aspetto sociologico, dalla metà degli anni ’90, anche la stampa ha contribuito a dare l’immagine della donna ideale puntando sulla qualità esteriore, cioè l’eleganza e la bellezza trasformando il modello sociale della donna da soggetto ad oggetto. Quindi ad una svalutazione degli affetti soprattutto familiari.
Dopo i saluti del Presidente dell’Ordine degli Avvocati, Dott.ssa Emanuela Tumino e dell’ Avv. Elena Frasca , Presidente del Comitato delle Pari Opportunità, si è entrati nel cuore del tema con le qualificate relazioni di tre relatrici che hanno ripercorso il cammino socio culturale delle donne negli ultimi settant’anni. Relatrici del Convegno: Dott.ssa Gemma Occhipinti (Magistrato del Tribunale di Ragusa), Dott.ssa Silvia Giarrizzo ( Sostituto Procuratore Tribunale di Ragusa), Dott.ssa Giuseppina Cicero (Presidente Comitato Pari Opportunità). Le tre formidabili relatrici hanno parlato della condizione della donna dagli anni ’46 ad oggi ripercorrendo un cammino di conquiste e di lotte con tanti traguardi superati e da superare come: Il voto alle donne (1946), La legge sul Divorzio 898/del 1970, il nuovo Diritto di Famiglia (Legge 151 del Maggio ’75); Abolizione del Delitto d’Onore, Legge 168 per il Contrasto sulla Violenza sulle Donne. Le loro relazioni fatte di leggi, norme ed opinioni, hanno arricchito la platea sempre attenta.
La prof.ssa Giovanna Piccitto, Preside del Liceo di Ragusa, ha portato la sua testimonianza sul mondo della scuola e degli investimenti sui tanti progetti a favore del mondo giovanile studentesco. la Dott.ssa Giuseppina Tesauro ha concluso la mattinata d’interventi con un tema importante riferito al “Diritto all’istruzione per la Donna nella Storia”. “Tale diritto in tutti i secoli e, in ogni parte del pianeta, le donne hanno dovuto lottare per ottenerlo. Istruzione è un diritto che aiuta gli allievi ad incrementare il proprio potere d’azione e più in generale sulla vita comunitaria della scuola. Il miglioramento dei livelli educativi delle ragazze è stato dimostrato- dice ancora la Tresauro- avere dei chiari impatti sul futuro della salute e su quello economico delle giovani donne. il tasso di mortalità infantile le cui madri anno frequentato almeno l’istruzione primaria è la metà di quello dei bambini le cui madri sono rimaste analfabete”. In fine l’istruzione aumenta la consapevolezza della propria salute e dell’intera famiglia. La famosa Legge Coppino introduce l’obbligo scolastico delle donne e definisce sanzioni per i genitori. Pensate che la prima donna a laurearsi nel mondo è stata Bettisia Gozzadini a Bologna il 2 novembre 1261, Giurista Italiana citata nella cronache di allora. Purtroppo in altri paesi esistono ancora delle situazioni incresciose come le spose bambine. 700 milioni si sono sposate in prima dei 15 anni. I tassi più elevati si riscontrano (Asia Meridionale e nell’Africa subsahariana ed infine India, Cina, Pakistan, Etiopia e Bangladesh. Secondo i dati dell’UNESCO i due terzi della popolazione analfabeta mondiale sono composte da donne”. Numeri che fanno pensare!
Giuseppe Suffanti
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