Il governo Schifani continua a intervenire, con bandi e norme, in sostegno delle imprese, accorciando anche le distanze tra la politica e le realtà imprenditoriali. La Sicilia è pronta per un nuovo modo di fare impresa, che ponga al centro non soltanto il profitto, ma anche l’impatto ambientale e sociale; che consideri non la mera efficienza, ma il benessere e i bisogni delle persone». Lo ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo, durante la seconda tappa del road show territoriale di “The European House – Ambrosetti” dal titolo: “Verso Sud” che si è tenuto a Catania nello stabilimento delle Acciaierie di Sicilia.
«La Sicilia – ha aggiunto Tamajo – può assumere un ruolo da protagonista nel Mediterraneo come piattaforma energetica e ponte economico e culturale fra Europa e Africa; può essere centro di sperimentazione per la produzione dell’idrogeno verde e, ancora, per le gigafactory che producono pannelli solari. Inoltre, può essere luogo di verifica per le zone economiche speciali (Zes) di libero scambio e crocevia irrinunciabile di nuove rotte commerciali est-ovest. In questo contesto le piccole e medie imprese devono aprirsi ai mercati globali: non si tratta di promuovere la delocalizzazione in una logica di contenimento dei costi ma di differenziare le varie fasi produttive mantenendo i settori più efficienti ed effettuando nuovi investimenti che abbiano ricadute positive su occupazione e sviluppo di filiere e indotto che altrimenti rischiano di scomparire».
Nel corso dell’incontro sono stati diffusi dei dati elaborati da The European House – Ambrosetti sulla situazione socio-economica della Sicilia che registra un buon dinamismo nel periodo post-Covid.