Il caso dell’arresto di Mimmo Russo continua a tenere banco nel panorama politico locale, con la consigliera comunale Mariangela Di Gangi che ha rilasciato una dichiarazione al riguardo. Di Gangi ha espresso la speranza che il sindaco Roberto Lagalla dimostri maggiore rispetto per la propria e altrui intelligenza rispetto ai dirigenti di Fratelli d’Italia che minimizzano il coinvolgimento di Russo. In particolare, la consigliera ha sottolineato il legame politico ed elettorale tra l’assessora ai beni confiscati e Mimmo Russo, definendolo “a disposizione di Cosa Nostra” secondo gli inquirenti.
Di Gangi ha chiesto al Sindaco di fare chiarezza sulla conoscenza che l’assessora Alaimo aveva del coinvolgimento di Russo con la criminalità organizzata e sulle implicazioni di questa relazione politica. La consigliera ha sottolineato l’importanza che il Sindaco dimostri di essere libero nelle sue scelte politiche e non succube agli interessi di Fratelli d’Italia e dei suoi iscritti.
La consigliera ha evidenziato la necessità che l’assessora ai beni confiscati dimostri di essere consapevole delle sue relazioni politiche e che sia culturalmente e politicamente adeguata al ruolo ricoperto. Di Gangi ha sottolineato che in un contesto come quello di Palermo, fortemente segnato dalla presenza della mafia, è fondamentale che le figure istituzionali dimostrino integrità e coerenza.
Al momento il sindaco Lagalla non ha rilasciato dichiarazioni in merito alle questioni sollevate dalla consigliera Di Gangi, ma la pressione politica sulle vicende legate all’arresto di Mimmo Russo sembra destinata a crescere nelle prossime settimane. Resta da capire come il Comune di Palermo affronterà questa spinosa questione e quale sarà il suo ruolo nel dibattito politico che ne conseguì.