Il celebre scrittore Cesare Pavese, noto per i suoi romanzi e la sua critica letteraria, ha lasciato un’impronta significativa anche come poeta. Le sue liriche riflettono sulla solitudine, l’amore non corrisposto, la nostalgia per la terra natia e la ricerca di identità e appartenenza. Pavese utilizzava un linguaggio semplice ma evocativo, ricco di metafore e similitudini, per esplorare temi universali come l’amore, la morte e il senso di estraneità.
Profondamente legato al Piemonte e amante della natura, Pavese era noto per la sua sensibilità psicologica, che lo portava ad esplorare i conflitti interiori e le ambiguità dell’esperienza umana. La sua opera poetica rappresenta un importante contributo alla letteratura italiana del XX secolo, offrendo una visione penetrante della condizione umana.
La giornata di studi “Pavese. L’Opera poetica”, a cura dei docenti Antonio Sichera e Antonio Di Silvestro, si terrà venerdì prossimo presso l’auditorium “De Carlo” del dipartimento di Scienze umanistiche, promossa nell’ambito del “Prin PAVES-e” e patrocinata dall’ADI-Scuola e dalla MOD-Scuola. Durante l’evento, ci saranno lezioni, concerti e interventi critici sulla poesia di Pavese, con un focus sulle novità e le prospettive critiche dell’opera poetica del celebre scrittore. Al termine della giornata, il ricercatore Andrea Schembari presenterà il nuovo libro pavesiano di Guido Baldi intitolato “Un’impossibile maturità”.