I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito oggi un provvedimento del Tribunale di Palermo che ha disposto il sequestro di beni riconducibili a Leandro Greco per un valore di circa 1 milione di euro. Greco, nato a Palermo nel 1990, è stato arrestato nel dicembre 2018 nell’ambito dell’operazione “Cupola 2.0” e successivamente condannato a 12 anni di reclusione per partecipazione all’associazione mafiosa “cosa nostra” con ruolo direttivo.
Le indagini hanno dimostrato che Greco, conosciuto come “Michele” e figlio di Giuseppe e nipote di Michele, detto “il Papa”, ha giocato un ruolo chiave nella riorganizzazione della “Commissione provinciale di cosa nostra” partecipando a incontri con esponenti di vertice di altri mandamenti e assumendo un ruolo di primo piano nel mandamento di “Ciaculli”.
Dopo il suo arresto, le indagini patrimoniali hanno evidenziato che i beni in suo possesso erano il risultato delle sue attività illecite nel corso degli anni, portando il Tribunale di Palermo a emettere il provvedimento di sequestro su due imprese individuali operanti nel settore della ristorazione e dell’ingrosso di prodotti ortofrutticoli, un’unità immobiliare adibita a laboratorio artigianale e 12 rapporti bancari per un totale di circa 1 milione di euro.