Cittadini imbarazzati e sorpresi nel Catanese durante il pagamento presso gli esercizi commerciali. Ciò è accaduto non per casualità ma per uno schema, attuato dal Comune (secondo legge) per appropriarsi dei soldi dei cittadini, recuperando così gli oneri dovuti riguardo la TARI. A comunicarlo la testata 95047.
Prelievi forzati per la TARI: cittadini sorpresi dal pignoramento nei conti correnti
Recentemente, alcuni cittadini di Paternò hanno fatto una scoperta sgradita mentre tentavano di effettuare pagamenti con il bancomat: la “Sogert“, un’azienda incaricata dal Comune di Paternò per il recupero dei tributi non pagati dagli utenti in anni precedenti, ha effettuato dei prelievi forzati.
Cosa è successo
Molti cittadini si sono visti prelevare somme dai propri conti correnti, spaziando da poche decine di euro fino a cifre considerevoli, per saldare debiti relativi alla Tassa sui Rifiuti (TARI) del 2016. Questi prelievi sono avvenuti dopo due avvisi inviati nel 2021 e nel 2023, anziché ulteriori solleciti.
Prossimi passi
Gli utenti hanno ora 60 giorni per regolarizzare la situazione e saldare il debito. Trascorso questo periodo, se il pagamento non verrà effettuato, la somma pignorata sarà incassata dalla “Sogert”. Nel frattempo, la cifra rimarrà bloccata sul conto senza possibilità di prelievo.
Dichiarazioni dell’Assessore
L’Assessore Andrea Lo Faro ha dichiarato che il Comune di Paternò ha affidato a una ditta esterna il compito di recuperare i tributi per garantire un trattamento uniforme a tutti i contribuenti. Questo è particolarmente importante per via della situazione finanziaria del Comune.
L’amministrazione è tenuta a riscuotere quanto dovuto per garantire l’equità nei pagamenti, considerando che la TARI deve coprire i costi dei servizi. Gli utenti morosi hanno ricevuto diversi solleciti dalla “Sogert” e possono ancora regolarizzare la propria posizione, anche attraverso rateizzazioni, contattando la ditta come specificato negli avvisi.