È avvenuta una sparatoria domestica con esito fatale a Palermo. A ferire mortalmente e poi suicidarsi è una vigilessa: dopo aver sparato per ben 4 volte a suo marito con l’arma di servizio si è poi suicidata. La coppia si era separata per un po’ prima di tornare assieme. La scoperta avviene tramite la figlia.
Marito e moglie trovati morti in casa a Palermo: sospetto omicidio-suicidio
Pietro Delia, commercialista di 65 anni, e Laura Lupo, agente della polizia municipale di 62 anni, sono stati trovati senza vita nella loro abitazione in via Notarbartolo a Palermo. La coppia, che aveva recentemente ricominciato a convivere dopo un periodo di separazione, è stata trovata morta nella propria cucina. Laura avrebbe sparato al marito con la pistola di ordinanza, ferendolo mortalmente, per poi togliersi la vita con la stessa arma.
Indagini e ipotesi: sconcerto e sospetti nella comunità
I vigili del fuoco, allertati dai vicini e dalla figlia della coppia, hanno fatto la tragica scoperta. Nessun segno di effrazione è stato riscontrato nella casa, che appariva in ordine e senza segni di violenza esterna. L’autopsia sarà eseguita prossimamente per determinare le cause esatte della morte. L’ipotesi di una crisi coniugale in atto tra i due è al centro delle indagini, anche se non vi sono conferme ufficiali.
Reazioni e richieste di indagine: il cordoglio della comunità e la richiesta di chiarimenti
I colleghi di Laura Lupo esprimono sconcerto e dolore per l’accaduto, descrivendo la vittima come una persona stimata e professionale. La Fp Cgil di Palermo annuncia l’intenzione di presentare un esposto in procura, sollevando dubbi sulle procedure relative al maneggio delle armi da parte dei dipendenti pubblici, ipotizzando possibili negligenze nella prevenzione di tragedie come questa.