La festa del “Pagghiaru” di Bordonaro è stata inserita nel Registro delle Eredità Immateriale della Regione Siciliana, grazie alla richiesta presentata dal sindaco del Comune di Messina, Federico Basile, insieme agli assessori Enzo Caruso e Massimiliano Minutoli. La Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina ha espresso parere favorevole e trasmesso gli atti alla Commissione REIS presso CRICD, all’assessorato regionale ai Beni Culturali e al dipartimento dei Beni Culturali dell’Identità Siciliana.
La festa del “Pagghiaru” risale all’XI secolo ed è legata al mondo agricolo. Introdotta dai Padri Basiliani provenienti dall’Armenia, prevede riti solenni celebrati sotto un grande albero a forma di capanna, in occasione del Battesimo del Signore. Ancora oggi, nel villaggio di Bordonaro, la comunità messinese si riunisce intorno all’albero chiamato “U Pagghiaru”, simbolo di prosperità e benessere per la nuova stagione che si avvicina, con la forma conica che ricorda la capanna della Natività.
La particolare composizione dell’albero include un palo realizzato con rami di castagno, ricoperto da fronde di acacia e decorato con ciambelle di pane e agrumi. Questo elemento rappresenta un’importante tradizione che viene ancora onorata ogni anno durante il giorno dell’Epifania a Bordonaro.
L’iscrizione della festa del “Pagghiaru” nel Registro delle Eredità Immateriale della Regione Siciliana è un passo importante per preservare e valorizzare le tradizioni popolari legate al mondo agricolo e religioso della comunità messinese. La decisione della Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina di esprimere parere favorevole è un riconoscimento dell’importanza culturale e storica di questa festa antica e significativa per il territorio.