Billonia, la fioraia della Villa Bellini
La storia di Catania è ricca di leggende e di miti che ancora oggi la coprono di quell’alone di mistero che la rende affascinante e interessante.
Tra le diverse leggende catanesi ce n’è una molto curiosa, che racconta la storia di una donna, di nome Billonia, che era molto conosciuta in città per il suo modo di vestire stravagante e per una sua inconsueta abitudine.
Sembra infatti che Billonia era solita passeggiare lungo la Etnea e all’interno della Villa Bellini con in mano fasci di fiori da offrire alle coppie di fidanzati in cambio di una possibile offerta. Ed è proprio nel Giardino Bellini che Billonia trascorreva il suo tempo anche in compagnia della madre e, in modo spensierato e disincantato, nel suo piccolo, cercava di addolcire i cuori innamorati.
Dietro alla fama di “fioraia della Villa Bellini” si cela la vera storia di una donna che ha sofferto molto. Scoprila leggendola qui di seguito.
Tra stravaganza e umiltà, la vera storia di Billonia
Conosciuta a Catania come la “fioraia della Villa bellini”, Billonia nasconde una storia molto intensa.
Quella figura che non passava inosservata per i suoi lustrini e il suo abbigliamento stravagante fu in realtà una ragazza di umili origini e il cuore pieno di tristezza, che nascondeva dietro un carattere spigliato e altruista.
Cercando di sopravvivere alla sua condizione di indigenza e sperando di racimolare qualche elemosina, insieme alla madre, Billonia stazionava sui gradini della chiesa di San Biagio in piazza Stesicoro, oppure di sera all’ingresso dei teatri, offrendo i suoi fiori ai nobili e benestanti spettatori catanesi.
I suoi modi gentili sembravano contrastare con quella civetteria femminile che sfoggiava attraverso i lustrini e inastri colorati presenti sulla sua camicetta.
Ed era proprio questo suo modo di fare che affascinava i passanti e quanti la corteggiavano, ricevendo da lei in cambio un semplice sorriso, che trasmetteva loro un senso di benessere e tanta voglia di vivere nonostante le difficoltà quotidiane della vita.
La stessa vita che, però, in pochissimo tempo, le tolse quel delizioso sorriso dalle sue labbra, privandola dell’amata madre e della sua stessa salute divenuta cagionevole a causa delle continue crisi depressive.
E proprio mentre le vie di Catania si spopolavano a causa del terrore diffuso dai due conflitti mondiali, a poco a poco, anche Billonia ridusse le sue passeggiate, fino a quando scomparve del tutto, non lasciando alcuna traccia di sé e dei suoi fiori, ma solo il ricordo di quel suo sorriso gentile e affascinante.