Alla guida ubriaca e adesso indagata per omicidio stradale. È il passo successivo al tragico scontro nell’incidente mortale avvenuto sulla Palermo Sciacca. Miriam Janale, 23 anni, è indagata in stato di libertà per omicidio stradale e lesioni personali stradali. La giovane era alla guida della Fiat Punto che all’alba di domenica si è schiantata contro i guard-rail sulla Palermo Sciacca, all’altezza di Giacalone. Nell’incidente hanno perso la vita il figlioletto di 16 mesi, Abd Rahim Gharsallah, e la zia del bambino, la 20enne Selma El Mouakit.
Conseguenze e soccorsi
Miriam Janale, arrivata in codice rosso al pronto soccorso, è stata dimessa dal reparto di terapia intensiva ed è tornata a San Giuseppe Jato. La giovane madre, dopo aver appreso della morte del figlio, è ora assistita da un’équipe di psicologi. Le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia di Monreale. Gli esami hanno rilevato un tasso alcolemico di 1,35 microgrammi per litro nel sangue, quasi tre volte il limite legale di 0,50.
La Comunità in lutto
Un corteo di fiaccole e palloncini bianchi ha accompagnato le salme di Abd Rahim Gharsallah e Selma El Mouakit. La comunità locale si è stretta attorno alla famiglia maghrebina, residente nel paese da decenni. I corpi sono stati purificati e bendati secondo il rito funebre islamico, che prevede il lavaggio affidato alla donna più anziana della comunità, alla presenza dell’imam. I corpi, ricoperti di bende bianche, sono stati deposti in due bare, una bianca e una marrone, con una copia del Corano sopra. Alla processione hanno partecipato il sindaco di San Cipirello, Vito Cannella, e il sindaco di San Giuseppe Jato, Giuseppe Siviglia.