Il depuratore consortile Ias di Priolo Gargallo, in provincia di Siracusa, ha individuato il percorso per il suo futuro. Nel 2025 le industrie cominceranno a staccarsi dal depuratore, avvalendosi di impianti propri in fase di realizzazione che saranno completati entro la fine del 2026. Nel frattempo, il governo regionale ha destinato 9 milioni di euro per la messa in sicurezza del depuratore, come stabilito dalla manovra finanziaria approvata all’Ars.
Il presidente della Regione Renato Schifani ha coordinato tre incontri a Palazzo d’Orléans per adeguare il depuratore alle prescrizioni dell’autorizzazione integrata ambientale. Il commissario per l’attuazione degli interventi per l’adeguamento del depuratore Ias, Giovanna Picone, ha presieduto le riunioni con il tavolo tecnico interistituzionale, i sindaci del comprensorio e i grandi utenti industriali. Si sta valutando la possibilità di collegare all’impianto altre utenze civili, come i Comuni di Floridia e Solarino, e offrire nuovi servizi al territorio, come l’utilizzo dei laboratori di analisi dell’impianto Ias.
Il presidente Schifani sottolinea l’importanza di gettare le basi per permettere all’infrastruttura di continuare a stare sul mercato, garantendone la sostenibilità economica. Con la collaborazione dello staff dell’amministratore giudiziario Antonio Mariolo, saranno definiti tempi e modalità per valorizzare l’impianto, offrendo servizi al territorio e ridimensionando i costi di gestione. Nel frattempo, sono stati destinati 9 milioni di euro di fondi regionali per la messa in sicurezza del depuratore.